Ha suscitato molto scalpore a Napoli il crollo alla Chiesa degli Incurabili, un gioiello del ‘500 che, come molte opere d’arte nel capoluogo campano, si sgretola a causa dell’incuria e della mancanza di fondi. Un patrimonio, quello napoletano, troppo vasto per le attuali casse dei diversi enti che dovrebbero prendersene cura.
Il crollo ha interessato anche la tomba di Maria D’Ayerba, cofondatrice dell’Ospedale degli Incurabili. Stando alle novità giunte dall’Asl Napoli 1, per fortuna, le spoglie della donna sono state recuperate.
Il commissario straordinario Ciro Verdoliva: «Le attività tecnico-amministrative proseguiranno senza sosta nei prossimi giorni, così da programmare nel più breve tempo possibile gli interventi da realizzare per “curare” questo importante Complesso Monumentale che accoglie anche attività clinico assistenziali».
Una mattinata di intenso lavoro, con l’indispensabile supporto dei Vigili del Fuoco, ha consentito di recuperare le spoglie sottostanti la lapide dedicata alla co-fondatrice del complesso monumentale degli Incurabili Maria D’Ayerba. Dopo il cedimento avvenuto alle prime luci dell’alba di domenica 24 marzo 2019 nella chiesa Santa Maria del Popolo degli Incurabili (anno 1530), le spoglie erano infatti rimaste tra i detriti al di sotto della grossa lapide.
Nel corso di tutta la mattinata si è anche svolto il sopralluogo del commissario straordinario dell’ASL Napoli 1 Centro unitamente al Direttore Sanitario P.O. Incurabili e al prof. Rispoli (responsabile beni artistici dell’ASL), alla presenza del Soprintendente ai Beni Artistici e Culturali, dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, del comando di Polizia Locale Napoli San Lorenzo e del Comando dei Vigili del Fuoco di Napoli squadra 18 B Centro Storico, coordinata dal funzionario architetto Giglio.
I tecnici hanno provveduto ad un’attenta verifica dello stato dei luoghi e ad una prima valutazione delle azioni da mettere in campo per la salvaguardia del Complesso Monumentale.