In questo caso si può davvero dire che: gallina vecchia fa buon brodo. E che brodo!
Soprattutto se la gallina in questione è un certo Fabio Quagliarella, che ieri nella partita di qualificazione agli Europei 2020 ha siglato due splendidi goal su rigore, uno al 35′ e l’altro allo scadere del primo tempo, contro il Liechtenstein. Partita che poi è terminato con un splendido risultato: 6 a 0 per l’Italia.
Così, il vecchietto di 36 anni e 2 mesi, età per niente sentita, come ha voluto sottolineare a fine gara, si è guadagnato un posto da primato nella classifica dei più “vecchi” marcatori della nazionale. E nella memorabile serata di ieri il vecchio Fabio ha strappato il primo posto in classifica a Christian Panucci, ultimo marcatore ad aver segnato in azzurro all’età di 35 anni e 2 mesi.
L’ex giocatore del Napoli e attuale capitano della Sampdoria, con il ritorno in Nazionale ha riscattato tutti gli anni bui e tristi che ha vissuto. L’ultima sua comparsa nella Nazionale Italiana risale al 5 giugno 2010, circa 9 anni fa.
E con la Nazionale e la splendida prestazione di ieri sera può accantonare il dolore e la disperazione degli anni passati. Infatti la sua odissea comincia nel 2010, quando ha dovuto dire addio al suo adorato Napoli per passare in forza alla Juventus. In quell’occasione tutti gridammo al tradimento. Come era possibile? Un giocatore figlio della terra partenopea che si trasferiva nell’odiata Juventus?
Solo dopo alcuni anni, grazie ad un servizio delle Iene, tutti scoprimmo la verità. Il giocatore era stato vittima di uno stalker, che lo tartassava, lo diffamava e lo aveva anche minacciato di morte. Lettere minatorie che arrivarono addirittura alla società azzurra, che non potette fare altro che cederlo. E allora il miglior offerente era proprio la Juventus. Solo dopo che la verità venne a galla, i napoletani chiesero scusa al loro fratello napoletano.
Fabio ci ha impiegato diversi anni per ritornare il campione di sempre. Dopo la non entusiasmante parentesi quadriennale con la Juventus, passa al Torino, dove con i granata comincia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa per poi rifiorire con la Sampdoria, in squadra dal 2016.
Oggi Fabio è un giocatore nuovo. E’ tornato a far splendere il suo enorme talento e a regalare emozioni alla sua squadra ma anche a l’intera Italia.
Grazie Fabio, grazie per l’esempio di campione che sei.