NAPOLI – Italia ci sono 1,3 milioni di bambini denutriti e quasi un milione di ragazzini e adolescenti obesi. La piaga dell’obesità infantile è reale, nonché il risultato di povertà economica ed educativa.
L’Italia, nonostante sia conosciuta in tutto il mondo per la salubrità della sua dieta mediterranea, è in realtà tra i Paesi europei con i dati più preoccupanti sul fronte di obesità infantile. Con 1 bambino obeso o sovrappeso su 3, infatti, la penisola è ancora seconda per la diffusione dell’obesità infantile tra i maschi (21%) e quarta per l’incidenza tra le bambine (14%). Più nello specifico, più del 21% dei soggetti in età infantile è sovrappeso e oltre il 9% obeso.
“La regione Campania ha il tasso più alto in Italia di obesità infantile”. Sono le parole della la professoressa Anna Maria Colao, insegnante di endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli.
“È necessario fare delle politiche di prevenzione – afferma la prof.ssa Colao-. L’obesità è un problema serio, diventa una malattia cronica ed invalidante, con una grossa spesa sanitaria e che comporta anche una riduzione degli anni di vita. Oggi possiamo dire che tutto dipende dallo stile di vita, è necessaria un’alimentazione corretta ed esercizio fisico. In questo modo vivremmo tutti più a lungo e sicuramente in migliori condizioni.”