Un giovane di 25 anni è deceduto presso l’Ospedale del Mare a seguito di un trattamento psichiatrico. Il decesso è avvenuto martedì mattina 9 aprile e a trovare il cadavere del ragazzo sarebbe stato un inserviente intento quella mattina a distribuire la colazione ai pazienti.
Il decesso apparso da subito strano quanto improvviso, tenendo conto che il ragazzo mostrava netti miglioramenti fisici, ha insospettito i genitori che non riescono a giustificare quel decesso. Per tale motivo l’Asl Napoli 1 ha deciso di aprire un’inchiesta interna all’Ospedale per chiarire le cause del decesso e fare luce su una vicenda davvero pragmatica.
Il ragazzo, che faceva regolare uso di cannabis, era stato ricoverato il 28 marzo presso l’Ospedale San Giovanni Bosco perchè in maniera inspiegabile aveva distrutto l’abitazione in cui abitava. Dopo poco era stato trasferito all’ospedale di Sessa Aurunca dove gli era stata somministrata una massiccia terapia a base di psicofarmaci. Il primo aprile era stato poi trasportato all’ospedale di Ponticelli, dove aveva già mostrato segni di netto miglioramento tanto che i medici erano pronti a dimetterlo entro il 4 aprile. Ma il padre aveva richiesto ai medici di trattenere il figlio ancora per alcuni giorni. Eppure nonostante il giovane mostrasse segni di miglioramento psicofisici, è stato trovato morto dopo alcuni giorni.
Per tale motivo i genitori accusano i medici di negligenza e superficialità nella gestione medica del figlio. Per il momento si continua ad indagare al fine di scoprire le certe cause che hanno portato alla morte di questo ragazzo.