Daniele Russo, attore teatrale e presidente della Fondazione Teatro di Napoli dal 2010, era di ritorno in treno dalla sua tournèe portata nei migliori teatri italiani, quando è stato vittima di un episodio razzista da parte di una scolaresca del Nord. La triste vicenda è stata raccontata dallo stesso Daniele sul suo profilo Facebook:
“Ieri sera sul treno da Bologna a napoli c’era un’allegra scolaresca del nord in gita partita probabilmente da Verona o Trento (il treno nasceva a Bolzano) e diretta a Napoli. Arrivati a Roma non hanno più resistito al lungo viaggio ed hanno tirato fuori una chitarra iniziando a cantare a squarciagola con tutto il vagone che stancamente li ha lasciati fare. Sono partiti dai classici da falò in spiaggia fino ad arrivare a canzoni goliardiche pseudoerotiche e cori dei pompieri! A un quarto d’ora dall’arrivo in treno la perla….”Vesuvio lavali col fuoco”!!!”.
A quel coro razzista, Daniele non avrebbe più resistito a dal silenzio passa ai fatti: “Li ho invitati a non cantare più quella canzone e di vergognarsi sottolineando che avevamo avuto la compiacenza di lasciarli strillare per un’ora”.
E quando comincia a lamentarsi con l’accompagnatore dei ragazzi, il professore si sarebbe giustificato in questo modo: “Mi ha detto che stavo esagerando e che dovevo avere le PALLE di dirgli prima che non dovevano cantare senza minimamente toccare l’argomento della “canzone” che avevano appena intonato i suoi alunni!!! “.
Morale della storia, conclude Daniele Russo su Facebook: “Insomma avevo sbagliato io, non loro, loro erano nel giusto! Inutile dire che stavo avendo un attacco di bile e che alla fine si è dovuto solo vergognare in silenzio ascoltando le lamentele di diversi di noi. E per fortuna sua e dei ragazzi sul treno non c’erano persone più fumantine”.