Il gruppo di ricerca di Filologia italiana dell’Università degli studi di Napoli Federico II, sta lavorando a un progetto che prevede la realizzazione di un archivio online e un database codicologico e iconografico di tutti gli antichi manoscritti della Commedia di Dante provvisti di immagini che abbiano dei rapporti col testo del poema.
Il progetto è denominato “Illuminated Dante Project” e verrà ultimato in occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri, ovvero, nel 2021.
L’Illuminated Dante Project si avvarrà di circa 280 manoscritti datati e databili tra il XIV e il XV secolo e conservati in biblioteche, musei, archivi pubblici e privati di tutto il mondo.
Il progetto prevede che questi manoscritti provenienti da tutto il mondo, vengano raggruppati in un unico sito web.
Dunque per fare ciò sono stati richiesti e successivamente ottenuti vari permessi per poter riprodurre online e in alta definizione, tutti i codici posseduti dalle biblioteche statali d’Italia, che corrispondono a circa la metà dei manoscritti previsti per la digitalizzazione.
Questi permessi sono stati ottenuti grazie ad un’importante convenzione tra l’Ateneo napoletano e la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali (DGBIC) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la mediazione del Centro Pio Rajna (CPR) e della Casa di Dante in Roma.
Ulteriori concessioni e accordi con i maggiori enti conservatori internazionali coinvolti nel progetto (Biblioteca Apostolica Vaticana; Bibliothèque nationale de France; Oxford Bodleian Library; British Library) e con altre istituzioni nazionali non statali (Biblioteca dell’Archivio Storico e Trivulziana; Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana), hanno fatto si che l’Illuminated Dante Project venisse riconosciuto non solo come il più grande archivio digitale di codici miniati della Commedia di Dante, ma anche il più grande archivio in assoluto di codici danteschi, a cui possono accedere specialisti, lettori appassionati e curiosi del mondo di Dante.
La digitalizzazione e metadatazione dei manoscritti sarà gestita in collaborazione con Internet Culturale (IC), mentre le descrizioni codicologiche integreranno la piattaforma di Manus online (MOL) all’interno della quale saranno interamente ricercabili attraverso una sezione speciale dedicata al progetto.
Il portale dantesco dell’ateneo “Federico II”, oltre ad accogliere le immagini in alta definizione di tutti i manoscritti di cui verrà poi concesso il copyright, attiverà un ipertesto della Commedia con parole chiave che rinviano al corredo iconografico di ciascun canto.
Inoltre, le immagini saranno accompagnate da accurate descrizioni e narrazioni del materiale, capaci di soddisfare le esigenze di ricerca degli specialisti e di suscitare le curiosità di un pubblico più vasto. Basterà andare sul sito ufficiale, accedere alla sezione dei manoscritti, trovare il manoscritto che vi interessa e cliccare su descrizione.
Dunque, questo progetto farà in modo che la Divina Commedia possa vivere più a lungo, dato che sarà “al sicuro” sul web.
Trasportandoli nell’era digitale, i manoscritti della Divina Commedia, come anche molti altri manoscritti e documenti antichi, non andranno più perduti chissà dove, saranno sempre e ovunque reperibili e non saranno più soggetti al deterioramento, che in alcuni casi ha causato l’illeggibilità di documenti del passato importanti per la storia e la letteratura del nostro paese.