La salma di Salvatore De Stefano era rimasta bloccata alla dogana di Napoli per diverse ore. L’imprenditore napoletano è stato ucciso in un locale italiano “Bella Donna” in Città del Messico nel quartiere di Cuauhtemoc. E secondo quanto è emerso dalle indagini l’uomo sarebbe morto perché si era rifiutato di cedere oggetti di valore al ladro che lo minacciava con una pistola, dalla quale sono partiti i colpi mortali.
Questa situazione si sta rivelando abbastanza problematica per i familiari che sono stati costretti a spostare le esequie previste per questa mattina alle 10.30, in quanto le tempistiche sembravano essere abbastanza lunghe. L’intoppo era riconducibile a problemi riscontrati dalla Dogana di Napoli su alcuni certificati: la salma di Salvatore, partita venerdì scorso da Città del Messico, ha fatto scalo a Monaco ed è giunta ieri in Italia.
La sorella di Salvatore ha espresso tutta la sua amarezza per questo problema che si è creato: “Mio fratello non è un pacco postale. Oltre al dolore dobbiamo ora sopportare anche la mortificazione”.
Come riportato dall’Ansa, la salma è stata liberata poco fa, dopo alcuni controlli e l’intervento delle autorità che hanno dato il via libera. Oggi pomeriggio, quindi, saranno celebrati i funerali della vittima.