Torna l’incubo dei cibi avvelenati. Questa volta l’allarme parte da alcuni campi coltivati nei pressi di Acerra: ben due ettari e mezzo di campi coltivati ad ortaggi posti sotto sequestro per la presenza di metalli pesanti ed agenti tossici.Le analisi dell’Arpac a cui sono stati sottoposti i terreni hanno evidenziato la presenza di valori di berillo, diossine, cromo, rame, zinco, stagno e idrocarburi pesanti superiori alla soglia massima fissata per legge.
L’appezzamento di terreno che si trova nei dintorni di Lenza Schiavone, ad Acerra, è grande come ben tre campi da calcio, interamente coltivato a patate, ortaggi che sarebbero finiti (senza dubbio) sui banconi di negozi e supermercati.
A mettere in moto la macchina del sequestro, Antonio Amato, presidente della Commissione regionale sull’ecomafia allertato dalle continue denunce degli ecologisti locali Alessandro Cannavacciuolo e Antonio Montesarchio.