A Palma Campania il buon costume di non sputare per strada diventa “legge” grazie ad un’ordinanza varata dal primo cittadino. A quanto pare, così come previsto da ogni norma, i trasgressori verranno puniti (soprattutto se stranieri) con una multa che va dai 25 ai 500 euro. Sembra incredibile ma è così. Da meno di una settimana il comune vesuviano, presieduto da sei anni dal sindaco Vincenzo Carbone, ha sentenziato così.
Razzismo? No affatto, spiega il primo cittadino che, invece, assicura di aver adottato questo provvedimento per favorire l’integrazione sociale. Si legge nell‘ordinanza: «Siamo stati sollecitati dai nostri concittadini a richiamare all’ordine la folta comunità di immigrati. Ho firmato l’ordinanza nell’interesse di tutti, per favorire ancora di più l’integrazione degli stranieri tra noi», e poi aggiunge «Le continue e diffuse lamentele dei cittadini rendono necessario procedere con urgenza per evitare gli inconvenienti di sputare in luogo pubblico e/o privato ad uso pubblico, al fine di evitare possibili episodi di intolleranza, che scaturiscono tra gli appartenenti alle diverse etnie nell’ambito della stessa collettività locale e che possono causare pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica».
In tutti i paesi del vesuviano, ed in particolar modo Palma, come San Giuseppe Vesuviano, Terzigno fino a Nola, vi sono importanti comunità di immigrati, soprattutto cinesi, ma anche bengalesi e non solo. I nuovi schiavi che per pochi euro al giorno lavorano senza sosta a fabbricar borse, magliette e capi d‘abbigliamento rigorosamente contraffatti. Una convivenza difficile, da alcuni giudicata impossibile, tanto che lo scorso ottobre il sindaco chiese al prefetto la convocazione di un comitato per l’ordine pubblico al fine di discutere di integrazione e convivenza sociale tra cittadini ed immigrati.