Ennesima storia di disagio e abbandono, ennesima storia di degrado e solitudine, tanto che, per poter fare irruzione in casa i poliziotti hanno dovuto sfondare una finestra. Solo in questo modo le forze dell’ordine hanno potuto “salvare” madre e figlia (di ottanta e quarant’anni) barricatesi in casa dalla morte del rispettivo marito e padre e oramai completamente sepolte da rifiuti e sporcizia.
Le due donne, ritenute dai medici incapaci di intendere e di volere, erano asserragliate nel proprio appartamento da molti anni e per fare spesa, utilizzavano un piccolo cestino. Ed è stato proprio quel cestino ad allarmare i vicini che, preoccupati per non aver visto più le due donne calarlo, hanno pensato bene di telefonare al 113. Così gli uomini dell’ufficio prevenzione generale, guidati dal primo dirigente Michele Spina sono intervenuti per valutare lo stato di salute delle due donne.
Quando i carabinieri hanno bussato al civico 1 di via Tacito a Fuorigrotta nessuno ha risposto e una volta in casa , si sono trovati di fronte ad uno spettacolo deplorevole. Rifiuti sparsi in ogni stanza (tanto che in uno dei locali dell’appartamento non si riusciva più nemmeno ad entrare vista la quantità di spazzatura accumulata). A sbarrare la porta di ingresso svariati mobili accatastati. Le donne sono rimaste in silenzio senza rispondere ad alcuna domanda degli agenti. Adesso madre e figlia sono all’ospedale san Paolo mentre sul posto sono giunti tecnici dell’Asl e del Comune.
Per ora si continua ad indagare sulla vita delle due e su eventuali responsabilità da parte di familiari.