Sembra non sia destinata a concludersi la storia della riapertura dell’isolotto di Vivara, collegato a Procida da un vecchio ponte, un’affascinante oasi naturalistica protetta dal 1974. In molti attendevano la riapertura di questa straordinaria bellezza del Mediterraneo per l’estate del 2019, ma, almeno per il momento, hanno dovuto far fronte a un ennesimo impasse della burocrazia. Il Comitato di gestione della Riserva Naturale di Vivara, in attesa del rinnovo del protocollo d’intesa con la locale Protezione civile (scaduto il 31 gennaio scorso), ha disposto la chiusura dell’isolotto al pubblico con la sospensione delle visite.
Un duro colpo non solo per i visitatori, ma anche per tutti coloro che per tre mesi hanno lavorato instancabilmente per rendere nuovamente sicuro l’isolotto, la cui vegetazione e i cui sentieri erano stati danneggiati dalle forti bufere di vento di metà febbraio. L’assessore di Procida Antonio Carannante spiega dettagliatamente tutto il duro lavoro che l’amministrazione ha svolto nell’ultimo periodo, e sul suo profilo Facebook esprime tutta la sua amarezza.
“Come Amministrazione comunale ci siamo sempre presi le nostre responsabilità, senza mai tirarci indietro, superando tante lentezze amministrative e ostacoli“, commenta l’assessore. “Abbiamo fatto davvero tutto quanto andava fatto senza risparmiarci. Appena insediati, terminati i procedimenti giudiziari relativi alla messa in sicurezza degli immobili esistenti sull’isolotto, convocammo subito una conferenza di servizi con tutte le Autorità competenti e il Comitato di gestione della Riserva al fine di avviare al meglio le visite al pubblico, nel frattempo sospese. Abbiamo messo in sicurezza il ponte e realizzato anche una staccionata in legno”. Ma tutto questo evidentemente non è bastato.
“Ebbene, dopo tanto lavoro, e la recente riapertura dopo la potatura degli alberi, apprendiamo di questa ennesima disposizione di chiusura al pubblico da parte del Comitato della Riserva per un protocollo con la Protezione civile e, si precisa, voluto dallo stesso Comitato e scaduto mesi fa“. Ma l’amministrazione di Procida non ha nessuna intenzione di arrendersi. “Nessuno è il depositario assoluto di questa meraviglia, in quanto patrimonio naturale“, conclude Carannante. “Lavorare quindi nell’interesse e per amore di Vivara significa farlo tutti insieme, nella stessa direzione, assumendosi sempre le dovute responsabilità, nel rispetto della legge ma senza infossarsi nella burocrazia. Per quanto ci riguarda agiremo subito presso il Ministero dell’Ambiente. Tutte le più belle cose, se non condivise, non hanno senso: Vivara va riaperta al pubblico al più presto!”.