Condannato a versare circa 67 mila euro alla figlia per essere stato un padre assente e manchevole. E’ stata questa la decisione del Tribunale dopo aver accolto la richiesta della figlia che ha accusato il padre di vero e proprio “assenteismo” durante gli anni della sua crescita.
Il genitore, divorziato dalla moglie, avrebbe fatto mancare alla figlia quello che dovrebbe venire “in maniera naturale” da un padre: cioè affetto e sostegno. Infatti il padre non si sarebbe sottratto ai suoi obblighi materiale verso la sua prole, e cioè il sostegno economico, ma sarebbe stato un padre assente. I pochi incontri sporaddici, il suo “disinteresse” costante avrebbero causato un forte malessere alla ragazza che avrebbe poi riversato nei suoi ambigui comportamenti oltre che condizionato una paersonalità fragile e poco sviluppata. Inoltre l’abbandono del percorso formativo è stato soltanto una delle conseguenze, che tuttavia ha certamente precluso alla figlia una serie di possibilità di realizzazione professionale.
Quindi all’uomo non resta che risarcire la figlia.