Napoli – Lo stabilimento Whirlpool di via Argine ha annunciato la chiusura. Sono 420 i dipendenti che saranno licenziati dalla multinazionale statunitense leader nella produzione di elettrodomestici.
Alla base della decisione vi è la mancata realizzazione del piano industriale: mancati investimenti, perdita di quote di mercato, contrazione della produzione, lentezza nella reindustrializzazione. Il piano, che era stato presentato sei mesi fa al Governo e alle parti sociali, è stato completamente disatteso e così l’ennesimo stabilimento in Italia chiuderà quasi certamente i battenti.
I lavori e i sindacati intanto sono in sommossa, e il sito di Varese ha annunciato lo sciopero in segno di solidarietà con i colleghi napoletani. L’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico guidato da Luigi Di Maio è sospeso.
L’anno scorso Whirlpool aveva garantito investimenti mirati fino all’anno 2021. Promessa che, a quanto pare, non ha fatto nulla per mantenere.
È un’altra batosta per i lavoratori italiani. In questi giorni stava già tenendo banco il caso Mercatone Uno, che ha abbassato le saracinesche avvertendo i dipendenti la sera prima, con un sms, per informarli di non recarsi al lavoro il giorno seguente.