Napoli – Chi si muove in carrozzina trova continuamente degli ostacoli sul suo cammino, specialmente a Napoli. I marciapiedi sono pieni di scooter e automobili in sosta vietata, tavolini installati abusivamente, barriere di ogni tipo e addirittura lampioni che vengono installati su camminamenti ristretti, risultando degli ostacoli insopportabili per chi non può circumnavigarli con facilità.
E’ per questo motivo che la piccola Elena, bambina costretta a vivere sulla sedia a rotelle, ha deciso di lanciare un appello a tutti i napoletani. Con rabbia e con una lucidità sorprendente per la sua età, Elena spiega a tutti quanto possa essere difficile la sua vita e come, mancando di rispetto e di senso civico, tutti noi possiamo rendergliela infernale.
“Attraverso le sue parole ha dato una lezione di civiltà e umanità a tutti noi. Lei è solo una bambina ma ha saputo interpretare nel miglior modo possibile le istanze delle persone affette da disabilità che, ogni giorno, sono costrette a fare i conti con la maleducazione altrui. Più volte abbiamo organizzato iniziative con le persone disabili per mostrare l’inciviltà che, quotidianamente, rende loro la vita impossibile”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli.
“Il caso di Elena – aggiungono Borrelli e Simioli – è quello di una bambina che, crescendo, ha diritto ad un mondo diverso, più attento alle sue esigenze. Lei ci dice che “siamo troppo concentrati su noi stessi”. Non c’è niente di più vero. Ogni volta che una persona parcheggia fuori posto, dinanzi ad uno scivolo o su un marciapiedi, dovrebbe pensare ai problemi che causerà a chi rischia di restare bloccato a causa del suo atteggiamento”.