Napoli – Nuovi sviluppi sugli arresti di questa mattina all’alba ai danni dell’Alleanza di Secondigliano. Uno dei blitz più importanti degli ultimi anni contro la camorra.
Innanzitutto, tramite la conferenza stampa detenuta dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo, si evince che sono 126 gli arresti di questa mattina. Appartengono tutti alla triade di clan di camorra dell’Alleanza di Secondigliano: i Mallardo, i Contini ed i Licciardi.
Questo trio di Clan ha un potere smisurato su tutta l’area metropolitana della città. Molte sono le attività della zona, fino ad arrivare alla loro “sede sociale” che prende il nome dell’ospedale San Giovanni Bosco.
Dalle parole del procuratore infatti si evince che l’ospedale era diventato la base logistica per trame delittuose. Ad esempio le truffe assicurative attraverso la predisposizione certificati medici falsi. Inoltre dalle indagini è scaturito che il controllo della camorra si realizzava attraverso la partecipazione anche di sanitari, a volte indotta dalla paura e a volte dalla coincidenza di interessi.
Non solo droga, estorsioni e tanti altri atti illegali. Le indagini però hanno riportato alla luce il loro modus operandi. Si avvalevano cioè di prestanome. In questo modo riuscivano ad organizzare tutta l’attività d’impresa. Per quanto riguarda l’omicidio invece, non ci sono forti riscontri, ricorrendo solo in casi estremi.
Si aggiunge infatti anche il pizzo sui migranti. Ospiti in un albergo del Vasto, questi devono una loro quota (una per ciascun migrante) al clan Contini, creando di fatto un nuovo business redditizio.
Infine il procuratore chiude la sua conferenza dedicando spazio alla figura di Maria Licciardi. Una delle pochissime donne ad aver scontato una pena detentiva al 41bis. Anche lei è stata dunque indagata in questo maxiblitz ed è tra le destinatarie dell’ordinanza di questa mattina. Al momento però la donna è irreperibile e se non si troverà nelle prossime ore verrà dichiarata la latitanza.