Napoli – Dopo recenti indagini, si è rilevato che l’ospedale San Giovanni Bosco fosse la sede sociale del clan Contini. Il commissario straordinario dell’ASL Napoli 1, Ciro Verdoliva è stato in visita all’Ospedale stesso questa mattina
Verdoliva ha voluto incontrare i dipendenti per confrontarsi su quanto messo in luce dalle indagini della magistratura. Ha fatto sentire a tutti, che i vertici ASL non hanno alcuna intenzione di fare di tutta l’erba un fascio. Consapevoli che il San Giovanni Bosco pur essendo stato strangolato dal Clan, continua ad essere un presidio ricco di grandi professionalità.
Verdoliva ho così voluto lanciare un messaggio molto forte a tutta la comunità. Continuare a fidarci di chi vive ed opera in questa struttura. Un piccolo gruppo di persone, o meglio di camorristi, non può rovinare quanto di buono fanno all’interno dell’ospedale.
Queste le sue parole di questa mattina durante la visita: «Comprendo tutta l’amarezza non è facile continuare a lavorare con serenità quando il Paese intero ti addita come colluso con la camorra. Io dico che il lavoro svolto dalla magistratura è un lavoro preziosissimo, perché ci aiuta a fare pulizia e riportare la luce in zone di grande oscurità. Tutti noi che lavoriamo con impegno in una sanità difficile e schiacciata da decenni di malversazioni paghiamo un prezzo molto alto. Per ciascuno che non fa il proprio lavoro, o che peggio ancora si presta al malaffare, altri dieci sono chiamati a supplire e a fare più del dovuto. Il quadro emerso in questo ospedale è drammatico, e lo è ancor più per quanti invece hanno sempre lavorato sodo e in maniera onesta. Ora tocca a noi cambiare le cose, dimostrare a tutti quanto vale il San Giovanni Bosco è quanto vale l’ASL Napoli 1 Centro. Non sarà semplice ma, sono certo, se lavoriamo assieme possiamo raggiungere grandi risultati».