E’ di fondamentale importanza la nuova scoperta messa appunto dal team della NASA. Stiamo parlando di un sistema planetario con tre pianeti di tipo terrestre, il quale è stato rintracciato grazie alle nuove tecnologie e al lavoro degli esperti. Tra di essi vi sono anche due studiosi napoletani, precisamente legati all’Ateneo della Federico II.
Lo strumento che ha permesso agli astrofisici di raggiungere questa meta è telescopio spaziale TESS. Grazie a quest’ultimo, la squadra è riuscita ad inquadrare tali elementi celesti e metterli a fuoco. Come detto in precedenza, parliamo di tre pianeti di massa simile alla Terra, intorno a una piccola stella vicina. Tra di essi, il più piccolo ha una dimensione compresa tra Marte e la Terra. Tutti pensano che la scoperta sarà decisiva per capire meglio il nostro universo e più in particolare, il ruolo e le caratteristiche degli esopianeti.
Ma come abbiamo già accennato in precedenza, questo avvenimento parla anche napoletano. Quest’ultimi sono Giovanni Covone, astrofisico presso il Dipartimento di Fisica della Federico II e membro della collaborazione internazionale, e Luca Cacciapuoti, studente della Laurea Magistrale in Fisica con una passione per la caccia ai pianeti extrasolare.
Il soddisfatto Dott. Covone ha affermato: “La missione TESS cerca di rispondere alle domande alimentate dal nostro desiderio di capire da dove veniamo e se siamo soli nell’universo. Se osservassimo il Sole da uno dei mondi della stella L 98-59, i transiti via Terra e Venere ci potrebbero ine -durre a pensare che i pianeti siano quasi identici, ma sappiamo che non lo sono. Abbiamo ancora molte domande sul perché la Terra sia diventata abitabile e Venere no. Se riusciamo a trovare e studiare esempi simili attorno ad altre stelle, come L 98-59, potremmo svelare alcuni di questi segreti”.
Complimenti a questi due ottimi professionisti, i quali non si limitano a fare in modo magnifico il loro lavoro. Essi hanno il merito di portare avanti il nome della cultura partenopea nel Mondo.