Acerra, Michele Liguori il vigile anti discariche che ha lottato contro gli “ecotrafficanti” che avvelenavano la sua terra, è morto stroncato da ben due tumori. Ora però l’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha negato ai suoi familiari il risarcimento in quanto non sarebbe dimostrabile che il decesso dell’uomo sia stato causato dalla sua attività lavorativa.
“Per il decesso dell’assicurato non può essere riconosciuto il diritto alla rendita a superstiti in quanto la morte non è riconducibile all’evento”, così scrivono i responsabili dell‘Inail. Eppure nel sangue del vigile era avvelenato da percentuali di PCB, quei policlorobifenili che secondo la rivista “Lancet Oncology”, provocanodevastanti tumori all’uomo e che sono stati riscontrati nelle decine di discariche che Michele Liguori sequestrava.
La comunicazione dell’Inail è stata recapitata alla moglie Maria Di Buono ed al figlio Emiliano Liguori, che era appena tornato da una manifestazione contro le mafie durante la quale c’era stata una commemorazione del padre, ed alla quale aveva partecipato anche il musicista Nicola Piovani.