Ancora irrisolto è il caso della piccola Maria Ungureanu. La bambina di soli 10 anni che venne ritrovata morta nel 2016 all’interno di una piscina nel parco di un ristorante a San Salvatore Telesino, nel Beneventano. Un caso che resta ancora irrisolto e nebuloso per la complessità e le troppe anomalie riscontrate dagli inquirenti. Intanto nella giornata di ieri 3 luglio, si è eseguita una seconda autopsia sul corpo della piccola, ma bisognerà attendere almeno 60 giorni per avere i risultati.
Da ciò che già emerse dalle indagini si sa che la bambina di origini rumene avrebbe dovuto partecipare come chierichetta alla processione che celebra Sant’Elmo, presso la chiesa del paese, sospesa a causa del maltempo. Ma nonostante ciò, anche se è sempre stata un’ipotesi non confermata, la bimba si sarebbe diretta al ristorante e avrebbe scavalcato il cancello per fare un bagno in piscina. Per poi essere ristrovata morta il giorno seguente.
Tra gli indagati emergono i nomi dei genitori e di un amico di famiglia della stessa nazionalità rumena, Daniel Ciocan, che sarebbe stato uno delle ultime persone ad aver visto la piccola prima che si diregesse da sola, almeno presumibilmente, verso la piscina. Ma a quanto pare dalle testimonianze raccolte l’uomo avrebbe un alibi di ferro, dato che terze persone hanno confermato che nelle ore in cui si sarebbe svolto il delitto, Daniel era in tutt’altro luogo. Di certo sul corpo della piccola Maria ritrovato nudo in piscian, sono stati evidenziati anche diversi segni di violenza, anche reiterati, che avrebbero spinto gli investigatori a iscrivere nel registro degli indagati anche i genitori.
Si spera che i nuovi esami sul corpo possono fare chiarezza sul caso e dare pace alla picoola Maria.