Miss Universiadi parla di Napoli e dei napoletani: “Siete meravigliosi, vi amo”


Cari napoletani grazie ancora del vostro affetto, siete meravigliosi. Vi aspetto al San Paolo per le gare di atletica leggera. Sarà emozionante gareggiare in quello stadio straordinario“. Sono questi i primi commenti espressi da Erikah Seyama, la giovane atleta eletta Miss Universiadi per la sua sfolgorante bellezza, che ha incantato il San Paolo durante la cerimonia di apertura.

La 25enne africana saltatrice in alto, prima di dirigersi al campo Virgiliano per gli allenamenti, ha espresso il suo apprezzamento nei confronti di Napoli e dei napoletani. Erikah Seyama è positivamente sorpresa dalle attenzioni ricevute, dalle acclamazioni che non hanno lasciato posto ad alcun commento negativo, ma solo al calore e all’accoglienza dei partenopei.

Venire in Italia – spiega – era da sempre il mio sogno. Finalmente l’ho realizzato. Dell’Italia – aggiunge – amo la cultura, la gente: persone meravigliose. Quando sono arrivata a Napoli la cosa che più mi ha colpito è stato vedere così tanti edifici antichi, l’architettura qui è bellissima. Mi sono subito innamorata di questo posto così ricco di storia“. Impegnata negli allenamenti Erikah Seyama finora ha potuto vedere la città solo a bordo dei bus che collegano la Stazione Marittima con le strutture sportive. “Oggi finalmente ho la possibilità di fare un giro in città, e la mia curiosità è tantissima”. Queste parole della Seyama rendono esattamente l’idea di ciò che Napoli vuole essere per il resto del mondo, e non soltanto in occasione delle Universiadi: una città accogliente, che guarda alle altre culture al tempo stesso con curiosità e benevolenza.

Una caratteristica resa possibile anche dallo sbocco sul mare, che in ogni epoca storica ha favorito gli scambi commerciali e culturali. “Eswatini pur non essendo lontanissimo dalla costa non si affaccia sul mare, qui invece il mare ce l’avete sotto casa“, dichiara ancora Erikah Seyama riferendosi al suo paese di provenienza: l’Eswatini, Stato dell’Africa meridionale che fino al 2018 era conosciuto come Swaziland.

La giovane atleta però non si è fatta prendere dal momento di celebrità ottenuto, ed è tornata subito al lavoro per preparare al meglio la gara del salto in alto. È già campionessa nazionale nell’Eswatini, con un record di 1,83 metri stabilito ad Asaba nel 2018, e le auguriamo di poter superare ancora se stessa nel corso di queste Universiadi.


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