Tutto è iniziato da impavide mamme: Rosita Annunziata, Pisciotta Dolores e Polichetti Tiziana, che si sono battute sul gruppo di Facebook “Mamme di Pagani” affinché ci fosse la fiaccolata in memoria di Jolanda. Non è mancata un po’ di tensione sul gruppo da parte della nonna di Jolanda, poiché si è infastidita di una simile intenzione.
Le tre mamme hanno presentato la comunicazione della fiaccolata al sindaco, al comandante della polizia locale, al vicesindaco e al tenente dei carabinieri. La prima comunicazione ha previsto che la fiaccolata avrebbe dovuto avere luogo il giorno 5 luglio, lo stesso giorno cui si è tenuta quella di Nocera, però ciò non è stato a causa di un evento tenutosi nello stesso giorno all’Auditorium di Pagani.
Tuttavia le mamme non hanno gettato la spugna: infatti hanno inviato una rettifica programmando la fiaccolata l’8 luglio alle ore 20:15 in via Carmine. Alla fine le mamme ce l’hanno fatta, anche Pagani ha potuto ricordare la piccola Jolanda e più in generale tutte le vittime d’infanticidio.
Noi siamo stati presenti alla fiaccolata, essa è iniziata con qualche minuto di ritardo e vi è stata la partecipazione di molte persone, in misura maggiore di donne. Non è mancata l’adesione di politici locali: il sindaco Alberico Gambino, assessori e consiglieri. Insieme con loro, c’è stato anche il sindaco di Sant’Egidio, Nunzio Carpentieri.
I presenti si sono muniti di apposite candele e le hanno accese, poi il sindaco di Pagani ha preso posto in prima fila tra i bambini. Questi hanno mantenuto uno striscione con scritto “il perdono è speranza!”. Il perdono va ai piccoli angeli perché ognuno di noi non è stato capace di stare accanto come meritavano. Invece si invoca la speranza affinché non avvengano più qualsivoglia tipo di violenza recato ai bimbi. La suindicata frase non si discosta molto da quella citata dal vescovo di Nocera durante l’omelia per la piccola.
Tra le prime file, i bambini e signori hanno mantenuto tramite un filo i palloncini bianchi, che rimandano alla purezza della piccola, poi inizia la solenne e silenziosa processione da via Carmine alla Piazza Sant’Alfonso.
Una volta giunti a destinazione, la processione si è arrestata dinanzi alla Basilica di Sant’Alfonso perché un padre redentorista, che fa le veci del superiore, ha dato la benedizione ai presenti. Successivamente la parola è passata a Priscilla Dolores, invitando i presenti di andare alla piazza dell’Auditorium di Pagani per lasciare andare i palloncini.
Arrivati alla piazza, tutti sono stati pronti per attendere un segnale di abbandonare i propri palloncini. Nel frattempo dal terrazzo dell’Auditorium delle persone, anche loro con dei palloncini, hanno scoperto un altro striscione con scritto: “Nessuno si giri dall’altra parte”. Arrivato il segnale, tutti hanno abbandonato i loro palloncini con la speranza che arrivino a tutti i bimbi.