Nel cuore della stagione estiva, il waterfront di Torre Annunziata sembra essere più popoloso che mai. Famiglie con bambini, giovani ed adulti di tutte le età si riversano ogni giorno nella zona della villa comunale, anche detta “dei giardinetti”. L’obiettivo? Trovare refrigerio nelle acque locali o semplicemente abbronzarsi distesi sulla caratteristica sabbia nera del Vesuvio.
I lidi balneari del posto, dislocati nel tratto compreso dalla fine di via Rampa Nunziante all’inizio della darsena del porto, hanno però affinato e particolareggiato la loro offerta al cittadino nel corso degli anni. Oltre ai normali servizi legati alla balneazione ed alla ristorazione non mancano animazione, strutture sportive ed iniziative di diversa natura, il tutto finalizzato a soddisfare una clientela proveniente da tutto il Vesuviano.
Ma l’ottimo lavoro svolto dai gestori è in realtà continuamente messo alla prova da diverse problematiche, che insorgono immancabili insieme alla venuta della stagione estiva.
“Si procede bene, l’afflusso dei clienti risulta soddisfacente ma molti di loro lamentano sempre la stessa difficoltà: l’insufficienza degli spazi per parcheggiare” – afferma Anna Mollo, titolare del lido Eldorado – “L’amministrazione comunale ha fatto il possibile per risolvere il problema, ma purtroppo non si possono creare parcheggi dal nulla. Anche l’invito da parte delle istituzioni a raggiungere la zona balneare a piedi sembra non aver attecchito: non si può chiedere ad una persona anziana di passare per Villa Parnaso e camminare sotto al sole fino a qui, contando che quest’anno i taxi collettivi sembra ci abbiano escluso dai loro itinerari“.
E se le questioni logistiche sembrano creare non pochi problemi, quelle ambientali non sono da meno.”Nonostante gli esperti dell’ARPAC abbiano attestato la purezza delle nostre acque, il nostro vero problema è il fiume Sarno.” – ammette Alfredo Vitagliano, gestore del lido Azzurro – “Essendo così vicini alla foce di Rovigliano, non possiamo certo prevedere gli effetti di eventuali scarichi nelle acque o di correnti avverse, ma possiamo offrire valide alternative: in quei pochi giorni in cui la balneazione è vietata forniamo infatti servizi di elioterapia e docce, per garantire ai nostri clienti un servizio sempre ottimale“.
Una volta tramontato il sole però, il waterfront si trasforma in una vera e propria discoteca all’aperto, cuore della movida oplontina. Le stesse strutture balneari mettono l’abito da sera e danno vita ad un calendario ricco di eventi, serate a tema e concerti.
“Si prova a fornire un’alternativa. Quando io uscivo a Torre Annunziata le possibilità di svago, soprattutto estivo, erano molto ristrette. Adesso siamo in grado di fornire un punto d’incontro anche per chi magari non ha possibilità di spostarsi” dice Giulia, responsabile dell’accoglienza clienti del lido Nettuno.
“Essere arrivati fin qui è una grande soddisfazione per noi” – dichiara Pasquale Pappalardo, uno dei gestori del lido RenaNera – “A livello locale siamo una realtà consolidata da ben dieci anni di attività. Con i nostri eventi abbiamo creato un’identità forte, un marchio, che ci permette di ospitare artisti di un certo livello e di selezionare la nostra clientela, garantendo ai nostri avventori divertimento e sicurezza“.