La vicenda di San Gennaro Vesuviano ha sconvolto tutta la Campania e non solo. Da giorni non si parla d’altro che di questo padre (il 35enne Salvatore Narciso) che ha fatto ciò che un genitore non avrebbe mai dovuto fare: uccidere la propria bimba (di appena 16 mesi) e tentare poi il suicidio. Ricordiamo che l’uomo è ancoraricoverato in ospedale e non sarebbe in pericolo di vita. Le cause di questo folle e triste gesto sono ancora ignote; probabilmente il tutto sarà sorto da una lite tra i genitori della piccola Ginevra, i quali erano in procinto di separarsi.
La comunità di San Gennaro Vesuviano (un piccolo paese posto tra le province di Napoli, Salerno ed Avellino9 è letteralmente sconvolta. Nessuno si aspettava que l gesto. Nessuno credeva fosse possibile in una famiglia come quella, composta da professionisti e gente rispettata e per bene. Invece è tutto vero e la realtà ha sbattuto contro le certezze di queste persone.
Diversi sangennaresi hanno commentato l’accaduto. Per esempio R.N. (impiegato in un’azienda della zona) il, quale intervistato da noi, ha detto: “E’ stato un qualcosa di disumano. Nessuno pensava che San Gennaro potesse essere il teatro di una tragedia così triste e malata. Ora è ben che questo papà killer se la veda con la giustizia. Non merita alcuna giustificazione o sconto di pena”.
“Il tutto è avvenuto come un fulmine a ciel sereno – spiega A.S., uno studente universitario che abita a pochi passi dal luogo del misfatto – Era una famiglia molto ripsettata e ben voluta qui in paese. Ora l’assasino deve pagare per quello che ha fatto. Ucciderebbero la piccola una seconda volta, se non dovesse andare in carcere.”
Il caso della morte della piccola Ginevra getta ombre sulla vita apparentemente tranquilla della provincia italiana. Un luogo ideale dove, purtroppo sempre più spesso, gli insospettabili diventano assassini e la serenità si trasforma in orrore.