Inizia la protesta davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, degli idonei al concorso per navigator. Protestano per chiedere di poter iniziare il loro lavoro. Figure fondamentali che per la prima volta il governo ha introdotto nel nostro Paese per fare da raccordo fra domanda e offerta di lavoro. Figure che dovranno indirizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza nel mondo del lavoro, creando una rete di domanda\offerta di lavoro idonea ad inserire il maggior numero di soggetti.
E’ un danno di valore inestimabile quello che affligge la nostra Regione e che la condanna ad una gravissima arretratezza in campo di politiche del lavoro. Basti pensare al fatto che la nostra Regione si tiene, ancora ad oggi, agli ultimi posti fra le regioni europee per disoccupazione giovanile.
Alla protesta si aggiungono anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle «perché De Luca non vuole firmare». Queste le parole che continuano a riecheggiare in via Santa Lucia sotto la sede della regione Campania, da parte dei navigator e dei vertici pentastellati del consiglio regionale. Parrebbe che il governatore fa attendere la stipula della convenzione con l’Anpal, l’Agenzia nazionale per il lavoro, che permetterà ai vincitori del concorso di iniziare a lavorare. Eppure, sottolineano gli esponenti del movimento 5stelle «in sede di Conferenza Stato-Regione lo stesso De Luca si è impegnato a sottoscrivere lo schema di convenzione per il loro lavoro».
Il presupposto da cui parte Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è che i navigator andranno ad alimentare le fila già piene del precariato non solo regionale, ma anche nazionale. Un concetto ribadito più volte dallo stesso governatore. Tuttavia, «De Luca sta bloccando la assunzione di 471 laureati 1700 euro netti al mese a cui si aggiungono 300 euro di rimborsi – ha affermato Valeria Ciarambino, consigliere regionale dei Cinque Stelle e fa sapere che lo stesso Movimento non lo permetterà. Infatti, aggiunge, «Al Ministero stanno studiando quali possibilità» potranno essere azionate per far in modo di inserire nel mondo del lavoro i vincitori di concorso.