Nel corso del programma “In Onda”, su La7, lo storico dell’arte Philippe Daverio ha parlato della polemica legata alla TAV. L’opinionista si dichiara fortemente favorevole ed spiega che chi è contrario lo è solo perché non lavora, non produce e non ha alcun interesse ad unire commercialmente l’Europa.
Il primo esempio che fa è quello delle ditte di trasporti su ruote, gestiti, a detta sua, principalmente da camionisti partenopei. Secondo Daverio, poi, tali ditte “Non si rivolgono alle banche, prevalentemente, ma utilizzano strade (per i loro affari) che spesso sconfinano nella camorra”.
Per Daverio, poi, altri oppositori della TAV sono i 5 Stelle, in quanto, sempre a detta sua, non hanno aspirazioni economiche e di vita alte, quindi non hanno bisogno di grandi investimenti e di un lavoro. Secondo il critico, quindi, tutti quelli che si oppongono alla TAV sono persone che non hanno un lavoro e aspirazioni: meridionali, pentastellati e criminali.
Daverio rimarca ancora di più sui meridionali pochi minuti dopo “Non possiamo rimanere all’Italia fiabesca del Regno delle Due Sicilie, fortunatamente quel periodo è finito 150 anni fa, ora dobbiamo dare spazio ad un nuovo Paese che lavora, che investe e che ha bisogno di essere sempre più collegato all’Europa”.