Ogni estate si soffre a causa del caldo, ma negli ultimi anni la situazione è decisamente peggiorata. Le estati sono sempre più calde, le mezze stagioni non esistono più e l’inverno non è più freddo come una volta. Tutti questi cambiamenti che la popolazione mondiale nota, sono inevitabili se si pensa che il riscaldamento globale aumenta e non diminuisce!
Il riscaldamento globale è un mutamento del clima terrestre. E’ un fenomeno che è cominciato nel ventesimo secolo a causa delle enormi emissioni di gas serra che appunto vanno ad incrementare l’effetto serra. Tuttora questo fenomeno è in corso e non accenna ad arrestarsi.
Questo tipo di riscaldamento come accennato prima non è di origine naturale. In passato il nostro pianeta si è evoluto grazie a grandi cambiamenti climatici, basti pensare alle ere glaciali! Ma dal ventesimo secolo in poi questo incremento di temperatura lo sta provocando l’uomo e ciò sta decretando la morte del pianeta Terra.
Sembra che l’incremento della temperatura non risulti uniforme su tutto il pianeta. Ci sono zone più calde e zone toccate meno da questo fenomeno. Le zone interne, dove non è presente il mare sembrano risentire di più di questo fenomeno. L’ Intergovernmental Panel on Climate Change nel quarto rapporto pubblicato nel lontano 2007 annuncia che la temperatura è aumentata quasi di un grado durante il secolo scorso, ma la temperatura si presenta più alta nell’emisfero settentrionale e moderatamente alta nell’emisfero sud. Ma il riscaldamento crea problemi a tutta la fauna e la flora terrestre decretando la morte di interi ecosistemi.
L’uomo sembra essere la causa di tutto. Dalla seconda rivoluzione industriale in poi si è verificato un cambiamento globale dell’economia totale. Il progresso tecnologico, nuove invenzioni, la scoperta e l’uso spasmodico dei combustibili fossili, ha creato un problema che sembra oggi essere senza soluzione. Le industrie riversano svariati metri cubi di anidride carbonica nell’atmosfera ogni giorno.
Le popolazioni si muovono grazie all’uso di automobili che nonostante usino carburante a medio-basso impatto ambientale contribuiscono molto ad inquinare l’atmosfera e a incrementare il riscaldamento globale. Ultimo e agghiacciante problema è quello della deforestazione! Gli alberi e interi territori boschivi contribuiscono a produrre aria pulita e a diminuire la quota di anidride carbonica. Le foreste sono il polmone verde del nostro pianeta e ci aiutano a sopravvivere contribuendo forse all’incremento di uno degli elementi più preziosi che è l’aria. Eppure ogni anno ettari ed ettari di foreste vengono rase al suolo per far spazi a nuovi spazi urbani.
Il primo sintomo è l’aumento del caldo ogni anno! Le estati sono sempre più roventi, le mezze stagioni sempre più brevi! Ma togliendo queste osservazioni spicciole, passiamo alla gravità del problema. Il riscaldamento globale e quindi l’aumento di quasi un grado della temperature ha conseguenze catastrofiche sull’intero globo!
La maggior parte degli animali stanno morendo, specialmente quelli che vivono negli oceani. Basta pensare alla barriera corallina Australiana che oramai è completamente bianca e decretata morta al 70 percento. I coralli sono organismi molto sensibili ai cambiamenti di temperatura e difficilmente si adattano a condizioni estreme.
Ma la morte di queste creature non dispiace solo per la loro bellezza, ma svolgono un ruolo chiave nel mantenimento degli ecosistemi. Ma come i coralli, anche altri esponenti della fauna sono sensibili a questi cambiamenti e di conseguenza se non riescono ad adattarsi muoiono.
Ma passiamo ad un problema che ci riguarda ancora più da vicino: l’agricoltura! A causa delle primavere anticipate che durano decisamente poco, siccità, grandi periodi di pioggia intensa, il raccolto è sempre più scarso e molti settori produttivi hanno avuto in questi ultimi anni un impatto negativo. Alberi da frutto, piante produttive e alberi producono solo in determinati periodo dell’anno e solo se si trovano nel giusto range di temperatura. Molto spesso a causa delle stagioni troppo brevi o troppo lunghe i frutti non nascono e la fetta di economia che si basa su quel tipo di frutto subisce danni economici molto gravi.
Quando si parla di riscaldamento globale si parla quasi esclusivamente dello scioglimento dei ghiacci e dell’innalzamento del livello dei mari, ma non si parla a fondo di problemi che riguardano l’umanità molto da vicino come quelli sopracitati.
Di soluzioni ce ne sono tante teoricamente, ma è nel pratico che falliscono, perchè il sistema economico mondiale preferisce continuare a puntare sui combustibili fossili. La Terra potrebbe vivere creando energia pulita a partire dall’aria, dall’acqua e non avere impatti negativi sull’ambiente, ma il sistema economico e sociale sembra girare la faccia dai problemi reali. Di certo se l’umanità continua così rischia di distruggere se stessa ed il pianeta intero!
FONTI
“Gli effetti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura del mediterraneo” – focus.it