Renzi: “Salvini deve dimettersi. Accordo PD-5Stelle? Bisogna vedere”
Ago 13, 2019 - Federico Donizzetti
La crisi di Governo infiamma da giorni la politica e l’opinione pubblica italiana. Sulle spiagge, nei talk show o nelle riunioni di partito ci si chiede se l’Esecutivo cadrà, se è giusto che cada e quale domani per l’Italia.
Sulla questione, oggi è intervenuto l’ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il tanto discusso politico fiorentino ha infatti commentato il polverone di questi ultimi giorni, esprimendo anche le sue opinioni in merito ad un possibile contratto di governo con il Movimento 5 stelle.
“Salvini ha fallito e si deve dimettere – ha affermato Renzi – Serve un esecutivo istituzionale. Tutte le forze responsabili diano vita a un esecutivo per evitare l’aumento dell’Iva al 25%. Siamo di fronte a un fatto clamoroso e nella mia veste di ex premier trovo che sia un passaggio che non va sottovalutato: è la prima volta che si apre una crisi in pieno Ferragosto e si ipotizza di votare in piena sessione di bilancio, che la nomina del commissario Ue è fuori dall’ordine del giorno, che c’è un clima d’odio generalizzato“.
“Avverto – continua l’ex Presidente del Consiglio – il bisogno di lanciare un appello a tutte le forze politiche che oggi ha lo spazio per essere accolto: c’è una occasione che viene testimoniata dal voto sul calendario che forse oggi si terrà. Dico forse perché Salvini scopre di essere in minoranza“.
Su un possibile accordo sui 5 Stelle, Renzi ha infine detto: “Zingaretti ha avanzato due richieste, unità e che la segreteria gestisca questo passaggio. Sono richieste comprensibili, da accogliere, è giusto ci sia l’unità massima da parte delle forze politiche. Non mi pento e sono orgoglioso di aver detto no l’anno scorso all’accorso M5S-Pd. Ora ci sono condizioni opposte, è tutta un’altra storia rispetto a 18 mesi fa. Non c’è un accordo Pd-M5S suffragato dal voto popolare”.
Staremo a vedere come andranno le cose. L’unica sicurezza momentanea è che è ancora presto per poter parlare di alleanze vecchie e nuove.