Caldo, afa e un sole africano. Tutti cercano un riparo, bevande fresche e misure per contrastare colpi di calore. Ma questo non vale per gli animali, in particolare per i cavalli che vengono usati per trainare carrozze al fine di portare in giro per Napoli i turisti.
A denunciare la situazione è stato Francesco Emilio Borrelli, postando un video sulla sua pagina Facebook: “Il caldo di questi giorni è asfissiante per noi, immaginiamo per degli animali costretti a trascinare delle carrozzine per fa fruttare le tasche di qualche approfittatore. Anche nella giornata di martedì, fin dalle prime ore del mattino, hanno circolato nei luoghi turistici di Napoli i cavalli con le carrozze, in barba alle temperature altissime. Nonostante un’apposita ordinanza che lo vieti, questi cialtroni sfruttano gli animali anche durante le ore dove il sole è più cocente, facendoli marciare per chilometri e chilometri e mettendo a rischio la loro vita. Abbiamo più volte sollecitato i vigili urbani a punire duramente questa gente per tutelare gli animali, ma a quanto pare non basta. Noi Verdi siamo pronti a scendere in strada e bloccare le carrozzelle, se serve. Denunceremo alle autorità questi cialtroni, non saremo complici silenti di questa violenza. Ai cittadini e commercianti va sempre il nostro appello: lasciate all’esterno delle vostre attività commerciali o delle vostre abitazioni delle ciotole d’acqua così che gli animali possano dissetarsi”. Lo hanno dichiarato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, e Marco Gaudini, consigliere comunale di Napoli per Il Sole che Ride.
Come riporta Repubblica a firma della collega Stella Cervasio, lo scorso luglio, gli Agenti della Squadra Turistica hanno effettuato controlli finalizzati alla tutela degli animali usati per la trazione di carrozzelle.
Un conducente è stato fermato in via Partenope con una temperatura di 37 gradi e sanzionato con una multa di 50 euro. Ma poco, troppi pochi controlli. Il Comune di Napoli nel 2014 ha emesso un’ordinanza sindacale che disciplina le modalità lavorative degli equini. In particolar modo si stabiliscono le ore di lavoro e le pause, il numero dei passeggeri da trasportare e la relativa sanzione amministrativa. Ma pare che questa non venga fatta rispettare.
“Il cavallo, anche se destinato alla trazione di vetture pubbliche, non deve essere ritenuto un mero strumento di trazione, ma in quanto essere vivente va trattato con rispetto e dignità e deve essere tutelato il suo benessere sia durante le ore di lavoro che in quelle di riposo“, afferma l’ordinanza.
Le autovetture pubbliche a trazione equina nell’espletamento dell’attività devono rispettare le seguenti modalità:
– l’orario di lavoro di impiego degli equini non potrà superare le 6 ore giornaliere con
una sosta di 15 minuti ogni 2 ore;
– nel periodo 1° giugno- 15 settembre gli equini non dovranno essere utilizzati per la
trazione delle vetture dalle ore 13.00 alle ore 16.00;
– il numero dei passeggeri da trasportare non dovrà essere superiore al numero dei
posti per i quali la vettura – “carrozzella” – è omologata;
– in caso di temperatura atmosferica uguale o superiore a 35 gradi la trazione della
vettura è proibita;
– non potranno essere utilizzati per la trazione di vetture pubbliche equini appartenenti
alla tipologia “dolicomorfa, né equini adibiti alla corsa o al trotto;
– i detentori di equini utilizzati per la trazione di vetture pubbliche su asfalto, sui piani
cementati, basolati e ciottolati sono obbligati a dotare gli stessi di scarpe di
protezione destinate a proteggere lo zoccolo ferrato ed ad ammortizzare gli urti fra lo
zoccolo ed il piano di calpestio e fra arto ed arto.
La multa prevista va dai 25 euro ai 500.