Il sottosegretario al Miur, Salvatore Giuliano ha segnalato che, riguardo l’inclusione di 450 insegnanti, che dovevano essere inseriti nei GIT (gruppi per l’inclusione territoriale) per supportare le scuole collaborando con i centri territoriali di supporto, potrebbero esserci dei problemi dovuti all’attuale crisi di governo.
L’ANGSA (associazione nazionale genitori dei soggetti autistici) già da tempo aveva previsto questa cosa: «Noi speriamo ci sia un ripensamento, inutile spendere questi soldi per gli insegnanti quando, attualmente continuano ad esserci: il sottodimensionamento delle risorse per gli ambulatori di NPIA ( neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza), scarsissima disponibilità di operatori laureati e qualificati in pedagogia speciale, clinica e psicologia comportamentale e cognitiva, un numero ancora esiguo di insegnati con master specifico in autismo. A cosa servono questi 450 sindacalista del PEI (piano educativo individualizzato), quando sono stati tagliati miliardi alla scuola, e, non abbiamo la certezza che le aree decise dal PEI, siano convalidate dai GIT? Se il GIT doveva diventare l’alibi del taglio del numero di insegnati, con figure alternative, quale l’AEC (assistente educativo culturale), presente di fatto solo nei comuni italiani con budget di spesa elevato, allora plaudiamo alla “non istituzione materiale” dei GIT».
Mai perdere le speranze e lasciare nell’ombra queste tematiche, soprattuto quando si tratta di bambini che soffrono, ci auspichiamo maggiore impegno da parte nostra e delle istituzioni.