Non fanno la differenziata: “Multati perché ci chiamiamo Gambrinus”
Ago 20, 2019 - Federica Ummarino
Controlli a tappeto eseguiti dalla polizia municipale nella zona di piazza Trieste e Trento e nelle vie lì vicino, sono state riscontrate moltissime infrazioni in merito al non rispetto della regolamentazione dello smistamento dei rifiuti.
In tante sono le attività commerciali che non hanno rispettato le norme, all’interno dei bidoni sono stati ritrovati materiali misti tutti in un unico cassonetto, quando invece dovrebbero essere distinti e separati in modo corretto per garantire il regolare servizio di differenziazione.
Ogni locale dovrà pagare una multa di 500 euro, in particolare in un’intervista a Repubblica, parla uno dei due titolari del Gambrinus, storica caffetteria napoletana: «Siamo stati multati perché ci chiamiamo Gambrinus». Eccone uno stralcio:
Sergio, contesta la polizia municipale?
“Si sono presentati alle 17 di sera nella pieno della bagarre, con il locale affollato di gente e sono andati a vedere che in un contenitore c’erano un tovagliolo e una bandierina di quelle che mettiamo sugli stuzzicadenti per le olive”.
La ricostruzione del capitano della polizia municipale Gaetano Frattini è diversa: sostiene che voi non differenziate i rifiuti…
“Sono stato multato, ma non per plastica o bottiglie di vetro gettate tra la spazzatura, ma per un bandierina e un fazzoletto che erano in uno dei cestini interni al locale. I vigili possono dire quello che vogliono, ma questa è la verità”.
Però qualcosa che non andava c’era…
“Il fazzoletto e la bandierina erano in uno dei sette contenitori della spazzatura che abbiamo all’interno del Gambrinus. Servono per fare una prima raccolta. Dopo nel retrobottega un addetto provvede alla seconda selezione. In un bar dove l’80 per cento degli avventori è un turista è difficile tenere tutto sotto controllo”.
A quanto ammonta la multa?
“A 500 euro. E sono sicuro che siamo stati colpiti per quello che rappresentiamo, perché abbiamo una storia”
In che senso?
“Paghiamo per colpe non nostre. Per tutti quei posti con cibo da asporto che non fanno la differenziata. Punire il Gambrinus per dare un avvertimento a tutti. Noi facciamo più rumore. E così siamo stati multati per un fazzoletto e uno stuzzichino”.
Ma non potevate fare più attenzione?
“La maggior parte dei nostri clienti è straniera: non si può tenere tutto sotto controllo nelle ore di punta. Capisco che la legge non ammette ignoranza, ma in questo caso ci sarebbe voluto un po’ di buon senso da parte della polizia municipale”.
Rivendica un trattamento privilegiato?
“Non dico questo. Ma come si può accusar noi di inquinare e di non fare la raccolta differenziata quando ci sono i take away che non si preoccupano minimamente di differenziare? Da noi arriva ogni giorno gente che ha acquistato pizzette, fritture o gelati in altri posti ma prende tovaglioli e bicchieri d’acqua da noi. Parliamo di persone che mangiano in strada, anche al centro di piazza del Plebiscito o davanti al San Carlo, e lasciano gli avanzi a terra. E chi viene multato? Noi, perché siamo il Gambrinus”.