È stato scoperto un rilievo montuoso simile in tanti aspetti al nostro Vesuvio, vicino alle coste di Scalea e Diamante in Calabria, nel Mar Tirreno. Alcuni studiosi hanno individuato questo vulcano sommerso.
Lo studio «Magmatism Along Lateral Slab Edges: Insights From the Diamante-Enotrio-Ovidio Volcanic-Intrusive Complex (Southern Tyrrhenian Sea)» ha ricevuto un bell’articolo sulla celebre rivista «Tectonics» dell’Agu (American Geophysical Union).
Sarebbe stato scoperto un ammasso di corpi magmatici solidificati a diverse profondità. Si trova distante dalla costa calabrese almeno 15 km e rappresenta, secondo le conclusioni degli studiosi, uno dei più maestosi complessi vulcanici sottomarini in territorio italiano.
Questa scoperta rappresenta un grandissimo passo in avanti per comprendere e studiare al meglio un’area molto popolata come questa, anche e soprattutto perché era considerata quanto ad attività vulcanica, una delle più famose al mondo.
Un altro vulcano sommerso, dunque, dopo i tre che già conoscevamo. Il primo è il Marsili: si tratta del più esteso vulcano d’Europa e si trova a 140 km a nord dalla Sicilia e 150 km ad ovest dalla Calabria; la sua pericolosità è da attribuire ad un potenziale maremoto che potrebbe devastare le coste tirreniche, in seguito ad una eruzione.
Un altro vulcano marino nei pressi delle nostre coste è il Magnaghi, localizzato nel sud del Tirreno, a 220 km a sud est di Napoli. Questa montagna marina è alta circa 2500 metri.
Poi c’è il vulcano Palinuro, il quale è poco conosciuto, forse, dagli stessi campani. O almeno lo era fino al 2012, quando piccole scosse crearono allarmismo sulle coste cilentane e nei media. Palinuro è un complesso vulcanico che si sviluppa per 75 km ed è composto da 8 principali edifici vulcanici che si diramano a 100 km dalle coste cilentane.