“La decisione unilaterale di ribaltare il tavolo al Mise da parte dei vertici di Whirlpool è una scorrettezza abnorme“. Questo il commento di Sergio Vaccaro sulla decisione di cedere lo stabilimento Whirlpool di Napoli al Psr. Il senatore campano M5S non ha esitato a esprimere la sua opinione sugli ultimi sviluppi di una vicenda che sta ormai assumendo un tono drammatico.
Il tavolo di confronto tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma ha rappresentato uno dei momenti più critici del caso Whirlpool. Centinaia di persone si sono radunate tra Roma e lo stabilimento Whirlpool di Via Argine a Napoli. Gli ex dipendenti dell’azienda, e non solo, manifestavano contro una scelta che poteva tradursi in un disastro per gli operai e le loro famiglie.
Sfortunatamente, la multinazionale americana ha deciso di non tenere conto dell’accordo siglato il 25 ottobre 2018 per il rilancio aziendale. Una decisione preziosa, che avrebbe riportato i livelli di produzione al massimo entro il 2021 e avrebbe permesso al Ministero di prolungare di due anni gli ammortizzatori sociali.
“In pratica l’azienda ha deciso di passare nel tritacarte l’accordo sottoscritto nell’ottobre scorso, in seguito al quale lo Stato si era impegnato con un robusto pacchetto di incentivi e di ammortizzatori sociali”, ha commentato Sergio Vaccaro. “Decidere d’imperio di cedere il ramo d’azienda a Prs dimostra la totale mancanza di serietà da parte di un’azienda aiutata in tutto e per tutto dal Mise“.
Ma con la cessione dello stabilimento di Napoli, la Whirlpool non mostra solo poca correttezza nei confronti del Mise. La Whirlpool di fatto ignora le esigenze dei dipendenti che per tanti anni sono stati al servizio dell’azienda. “Giocare con le vite di operai che da anni si trovano nella totale incertezza, è un comportamento inaccettabile. Il M5s continuerà a stare al fianco dei lavoratori e a chiedere precise garanzie“.