Sciopero nazionale Whirlpool: 5mila lavoratori chiedono tutela per Napoli


Tutta l’Italia si mobilita per i lavoratori di Napoli. Per la giornata del 25 settembre è previsto uno sciopero nazionale Whirlpool: in tutte le fabbriche italiane del gruppo, i lavoratori incroceranno le braccia per otto ore. L’obiettivo è protestare contro la vendita del sito di Napoli annunciato nei giorni scorsi dalla multinazionale americana, e chiedere maggiore tutela per i suoi operai.

Si tratta di circa 5.500 lavoratori di 8 siti italiani. Tutti in sciopero per ribadire il proprio no alla cessione del ramo d’azienda a Prs, Passive Refrigeration Solutions, di Lugano. E, cosa non meno importante, per chiedere il rispetto dell’accordo 2018 che prevedeva, al contrario, un rilancio dello stabilimento di lavatrici di via Argine e la tutela occupazionale dei 430 lavoratori.

Anche i lavoratori dello stabilimento di Napoli parteciperanno alla mobilitazione nazionale. Dalle 10 partirà un corteo con concentramento alla metro Mergellina fino a piazza Repubblica, che porterà fino al consolato degli Stati Uniti d’America. Qui i manifestanti chiederanno di essere ricevuti dal console Donald Leroy Moor, perché si faccia portavoce con il presidente Trump.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris , a sua volta, incontrerà nel tardo pomeriggio il ministro Patuanelli. “La lotta dei lavoratori della Whirlpool è la lotta di tutta la città”, ha ribadito. Già nei giorni scorsi, il sindaco aveva espresso la propria indignazione per il mancato rispetto dell’accordo da parte della multinazionale americana.

Lo sciopero nazionale Whirlpool è solo l’inizio di una mobilitazione che culminerà il 4 ottobre prossimo con una manifestazione a Roma. Nel frattempo anche il governo si sta mobilitando per tutelare i lavoratori partenopei. Dopo lo stop al tavolo di confronto deciso dal ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, la trattativa potrebbe approdare in tempi brevi al Consiglio dei Ministri.

E tra le ipotesi a cui si starebbe lavorando per sbloccare la situazione, si propone anche una convocazione da parte del premier Giuseppe Conte della multinazionale americana. Lo scopo dell’incontro sarebbe sollecitare la Whirlpool a quel passo indietro già chiesto dai sindacati e dal Mise, per poi riaprire il tavolo di confronto su altre basi.


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