Napoli – Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel suo consueto appuntamento del venerdì avanti alle telecamere di Lira TV, ha parlato dell’idea di ridurre il numero dei parlamentari: “Il taglio dei parlamentari? La riduzione di 300 poltrone viene presentata come una sorta di sbarco in Normandia, la vittoria della guerra mondiale. Ma è una cosa inutile, una scempiaggine totalmente demagogica”.
“Faccio una domanda semplice – continua il governatore – Se le rappresentanze parlamentari sono luoghi di parassitismo, perché ridurre le poltrone solo a 300? Riduciamole a 100 o 50. Risparmiamo e facciamo riposare i mobilieri. E’ demagogia totale. Poi, magari, avremo un parlamentare che avrà come collegio una regione intera, gli elettori non lo conosceranno nemmeno più. Ma avremo fatto un po’ di demagogia. I nostri amici del M5s non vengono sfiorati dall’idea che se non mettiamo mano alla palude burocratico-amministrativa e giudiziaria l’Italia rimane un Paese paralizzato”.
L’attacco ai 5 Stelle non si conclude qui, De Luca attacca anche il vincolo di mandato riproposto da Luigi Di Maio: “E’ un’altra cosa totalmente cervellotica. Vincolo di mandato significa che un parlamentare deve camminare come un armadio, non deve avere libertà di opinione e deve fare quello che gli dettano le segreterie di partito, al di là di ogni principio di coerenza e di libertà di coscienza. La Costituzione dice giustamente che un parlamentare eletto è libero, perché deve rispondere ai cittadini che lo hanno eletto, prima e più che alla segreteria di partito.”
“I 5 Stelle – continua De Luca agguerrito – hanno fatto la campagna elettorale dicendo che non avrebbero fatto alleanze. Poi i dirigenti 5 Stelle hanno fatto le alleanze. Hanno detto che non si sarebbero alleati mai con la Lega, perché fascisti, carogne, farabutti. Dopodiché si sono alleati con la Lega. Poi hanno detto che non si sarebbero mai alleati col Pd, perché sono comunisti, mangiatori di bambini, pedofili. E poi hanno fatto l’alleanza col Pd. Ma un parlamentare M5s avrà il diritto di dire ai dirigenti: ‘Cari amici, siccome state facendo tutto il contrario di quello che avete detto, io vorrei prendermi la mia libertà di coscienza’?”.
“I dirigenti dei 5 Stelle vogliono il vincolo di mandato, – continua il presidente nel suo sfogo – perché tu devi stare zitto e devi votare come dice il tuo capo politico, manco fosse Churchill, Roosevelt, Camillo Benso di Cavour, altrimenti non vieni ricandidato.”