Non è finita l’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha sgominato ‘una cricca’ che rilasciava patenti comprate. Coinvolti nell’inchiesta l’ex direttore della Motorizzazione Civile di Caserta e il titolare di una scuola guida di Marcianise. Tredici gli arrestati (otto finiti in carcere, cinque ai domiciliari) che prendevano tangenti dai 1.300 ai 2.500 euro per il rilascio di patenti. Quarantanove gli indagati in tutto. Tra coloro che avrebbero fatto richiesta delle patenti comprate spunta dalle intercettazioni anche un nome ‘famoso’.
Si tratta di un ex calciatore della Juve ora al Torino. Facile risalire alla sua identità considerando che nella rosa granata sono appena due i giocatori che hanno un passato bianconero.
Al momento nessun illecito è a carico del giocatore che non si è mai presentato all’esame e quindi non ha mai ricevuto la patente. Il suo nome viene solo citato durante un’intercettazione da uno dei procacciatori per sottolineare come anche persone vip si rivolgessero a lui. Da verificare quindi il reale coinvolgimento del giocatore nella compravendita di patenti false.
Quel che è certo è che c’è stata una talpa che ha avvisato le persone coinvolte di un’indagine in corso e molti clienti non si sono mai presentati all’esame.
IL SISTEMA – I titolari delle autoscuole dirottavano i candidati che avevano versato la tangente verso sessioni di esami più «facili», dove c’erano nelle commissioni esaminatrici funzionari compiacenti. Chi pagava di più, riceveva un trattamento migliore. Se sborsavi 1.300-1.500 euro, il candidato doveva andare personalmente a sostenere l’esame. In suo aiuto una ricetrasmittente suggeriva le risposte alle domande. Se invece pagavi oltre 2 mila euro era persino un dipendete di un’autoscuola che andava a fare gli esami al tuo posto. Questo perché i componenti della commissione, complici della ‘truffa’, omettevano di procedere all’identificazione.