1SAFE, l’app che ti aiuta in situazioni pericolose o se perdi l’orientamento. Come funziona
Ott 12, 2019 - Nunzio Zeccato
Grazie a Diletta D’Errico, giovane napoletana che lavora alla SI2001, azienda sviluppatrice di App, Vesuviolive.it viene a conoscenza dell’esistenza di 1SAFE, un sistema di sicurezza che permette di segnalare situazioni anomale o pericolose. Tra le varie funzioni, l’App permette di essere rintracciati in caso di perdita dell’orientamento.
Il caso del turista francese Simon Gautier morto a seguito di una caduta e per una mancata localizzazione, fa capire quanto possa essere importante un sistema di localizzazione in casi di pericolo. L’incontro a Milano con Claudio Rota CEO di SI2001, fornisce tutti gli elementi per conoscere meglio 1SAFE, un’App che in caso di necessità può essere di grande aiuto.
Cos’è 1SAFE e perché nasce?
“1SAFE è il sistema per la sicurezza partecipata che permette a ogni cittadino di segnalare situazioni anomale e potenzialmente pericolose, utilizzando una semplice App, scaricabile gratuitamente dagli store per Android e iOS, disponibile in 6 lingue. Nasce per dare uno strumento facile e tecnologicamente avanzato ai cittadini che vogliono comunicare con l’amministrazione superando il modello basato sui gruppi WhatsApp e Facebook. 1SAFE ad oggi è attivo in circa 50 comuni, ha circa 15000 utenti registrati ed ha già gestito, da dicembre 2017, oltre 8000 segnalazioni. (vedere www.1safe.it) Questa estate è stato anche utilizzato in oltre 100 oratori per il contrasto al cyberbullismo”.
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione dell’App e quante persone hanno lavorato al progetto?
“Circa 6 mesi di analisi e indagini; circa 5 mesi di sviluppo con tre persone per la realizzazione della prima versione di dicembre 2017. Da allora due persone sono costantemente impegnate nello sviluppo di nuove funzionalità e nel miglioramento di quelle già presenti. A queste persone si aggiungono 6 persone per la commercializzazione, una persona per il supporto clienti e utenti e una persona per la gestione generale dell’azienda“.
La notizia della morte del turista francese Simon Gautier a seguito di una caduta, e per una mancata localizzazione, ha sconvolto l’opinione pubblica. L’App 1SAFE in una circostanza come quella, quanto sarebbe stata fondamentale?
“Assolutamente sì. È incredibile quello che è avvenuto; poteva essere accettabile fino a 5-10 anni fa ma oggi non può più accadere”.
So che proprio questa tragedia le ha dato lo spunto di concedere gratuitamente l’utilizzo a tutti i comuni. Ci spieghi meglio?
“Tra le varie funzionalità di 1SAFE esiste da mesi 1SAFEnet-Light. La seconda prevede che ogni persona possa dichiarare un elenco di persone di propria fiducia e quando intraprende un viaggio possa definire un tempo; 1SAFE ad intervalli regolari comunica alle altre persone la posizione rilevata e l’utente deve dichiarare esplicitamente di star bene. Se questo non accade, il sistema invia un segnale di allarme alle persone della propria rete.
Nel comune di Bergamo, addirittura, tra i riceventi l’allarme c’è la Polizia Locale che è attiva H24. Fino a circa un mese fa questa funzionalità era disponibile solo nei circa 50 comuni in cui è attivo 1SAFE, ma dopo la tragedia ho deciso di renderla disponibile in tutta Italia, anche considerando che è di facile utilizzo e già oggi disponibile in 6 lingue (IT-DE-FR-ES-PT-EN). Per aumentare la fruizione del servizio abbiamo anche cambiato nome in “Seguimi” .
A chi è maggiormente rivolta l’app e soprattutto in che determinate circostanze ne consiglia l’utilizzo?
“L’App 1SAFE è consigliata per tutti i cittadini che vogliono contribuire alla sicurezza ed al decoro generale. La funzionalità “Seguimi” è particolarmente indicata per escursioni in solitaria. Esiste anche una variante, parimenti gratuita, denominata “Seguimi +” che funziona nello stesso modo di “Seguimi” con la richiesta di una lettera anticoercizione quando l’utente deve dichiarare di star bene. Questa variante è particolarmente indicata per bambini, ragazzi, donne sole o anziani che devono muoversi in realtà non totalmente sicure”.
Ho conosciuto 1SAFE e la SI2001 grazie a Diletta D’Errico, una ragazza napoletana che lavora per la sua società, quanti sono i campani che lavorano per la sua azienda?
“Su un totale di circa 140 persone, i campani sono 11 di cui 3 abitavano già in zona Bergamo-Milano e 8 si sono trasferiti dalla Campania a seguito assunzione da parte nostra“.
Quanto è importante che in Italia ci sia una scuola come l’Apple Academy che si trova proprio a Napoli?
“Tantissimo. Oggi c’è un gran numero di informatici in Italia, ma la domanda è di gran lunga superiore e di conseguenza c’è una costante e cronica mancanza di figure di questo tipo“.
Prossime app in via di sviluppo?
“1SAFE è un’azienda focalizzata solo su quest’App. L’azienda di informatica che l’ha prodotta e avviata, SI2001, sempre di mia proprietà, sviluppa molte App per i propri clienti”.
Di seguito alcuni link per conoscere meglio 1SAFE