Lo scorso 16 settembre il centro “Serapide” di Villaricca ha annunciato ai genitori dei bambini disabili, in maggioranza affetti da disturbi dello spettro autistico, in cura presso la struttura che per mancanza di fondi avrebbero assicurato l’assistenza per un numero di giorni inferiori a quelli previsti dal piano terapeutico, ovvero 2 a fronte dei precedenti 5.
Una notizia che ha destato l’incredulità e lo sconforto delle famiglie dei circa 60 bambini che si avvalgono dei servizi del “Serapide”. I parenti hanno cercato successivamente di approfondire le cause del taglio; è emerso che il problema è di natura amministrativa, forse per il tetto di spesa previsto già raggiunto. Oltretutto i familiari hanno saputo che gli stessi tagli sono stati fatti anche per la sede di Pozzuoli, per cui altre famiglie vivono lo stesso disagio.
Di conseguenza i familiari dei bambini coinvolti hanno deciso di fare sinergia e diramare un comunicato stampa attraverso il quale hanno esternato tutte le loro perplessità e i loro dubbi per una problematica che sta mettendo a dura prova la loro quotidianità e in primis quella dei loro figli “ Il centro da un giorno all’altro ha dimezzato gli orari di terapia, senza preavviso e senza darci modo di organizzarci, poiché per motivi economici hanno dovuto spostare velocemente diversi terapisti, in altre sedi.
Il centro è per noi genitori la possibilità di vedere migliorare i nostri figli, con terapisti del settore, giorno dopo giorno in un luogo idoneo e protetto. ..Cosa chiediamo? Di continuare a restare nel centro dove i nostri ragazzi sono seguiti da anni…di conoscere le responsabilità di chi ha permesso questa interruzione, per ora parziale ma in futuro totale di questo servizio, ben sapendo che le possibilità successive di trovare un’alternativa sono pochissime e non semplici da realizzare; infine, di essere presi in considerazione come essere umani e non semplicemente come pratiche o numeri, poiché ci sono vite di genitori e figli che verranno ulteriormente stravolte, da scelte economiche o di gestione fatte da chi fino ad oggi ha avuto una convenienza ad occuparsi di noi e da chi per far quadrare il budget dell’azienda pubblica o privata, decide di apporre ennesimi tagli a scapito di chi dovrebbe essere supportato da una società civile”.
L’appello dei familiari non è caduto nel vuoto ma, anzi, è stato ripreso da molti organi di stampa e personaggi pubblici come il Dottor Antonio Nocchetti da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle persone diversamente abili. “Com’è possibile che finiscono i fondi ai centri Serapide.
In Campania, per esempio, perché ci sono i soldi a Salerno e non a Napoli o a Caserta?… Chi può deve intervenire subito” questo, in sintesi, l’appello del presidente della Onlus Tutti a Scuola. Nel frattempo la problematica fra vertenze e riunioni varie è ben lungi dall’essere conclusa.
Resta il disagio di centinaia di bambini e delle loro rispettive famiglie, che si sono organizzate per una protesta pacifica per il 14 ottobre dalle 10 alle 13 presso il Consiglio Regionale della Campania per portare a casa in tempi brevi un’auspicabile risoluzione della situazione di stallo che si è creata.