Intrappolata due volte dalla plastica, la tartaruga Tortano torna nel mare di Ischia
Ott 17, 2019 - Simona Borriello
Foto pagina facebook Dillo Tu - L'informazione dell'Isola d'Ischia
Una Caretta caretta, dal nome Tortano, ritorna in libertà, nel mare di Citara, versante nord ovest dell’isola d’Ischia. L’esemplare, di dieci anni di vita, era stata salvata ben due volte , perchè intrappolata e tradita dalla plastica.
La Caretta caretta era stata recuperata, la prima volta, nel 2018. La tartaruga si trovava nel madre della Sardegna, aveva consumato dei rifiuti, scambiandoli per meduse. Salvata e messa in libertà, Tortano, dopo pochi mesi, si ritrova in difficoltà. La tartaruga si trovava al largo di Ischia, intrappolata in un retino di plastica. La seconda volta è stata sottratta alla morte da un diportista, il 17 aprile 2019. Dopo l’intervento del diportista, la Caretta caretta fu trasferita al Centro Tartarughe Marine dell’Anton Dohrn, a Portici. L’ennesima vittima della plastica mostrava anche lesioni provocate dall’impatto con una imbarcazione. Tortano, così battezzata perchè ritrovata nel periodo pasquale, fortunata nella sfortuna, ora sta bene. Nel momento in cui gli abitanti dell’isola la vedono in libertà tra le onde di Forio, applaudono incessantemente.
“Le tartarughe sono una delle specie target: ci aiutano a raccontare le meraviglie del nostro mare, che è un patrimonio immenso di biodiversità, e a spiegare come e perché occorra tutelarlo e salvaguardarlo”, spiega Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno. “Dire no alla plastica monouso, come abbiamo fatto con un’ordinanza ad hoc condivisa con gli altri comuni dell’isola, è una scelta obbligata”, invece, riferisce Mario Savio, vicesindaco di Forio.
La fortunata Caretta caretta è salva, ma a quanti episodi di animali marini ritrovati senza vita in mare a causa della plastica, ormai, siamo abituati ad ascoltare? La speranza, adesso, è non solo i comuni dell’isola d’Ischia adottino restrizione contro la plastica, ma l’intera penisola.