San Giovanni a Teduccio, un sito destinato allo sversamento dei rifiuti ingombranti. è diventato una vera e propria bomba ecologica che non rispetta le norme ambientali. Quello che desta maggiore preoccupazione però è il fatto che questo sito si trova in prossimità di molte abitazioni.
Moltissimi cittadini di Napoli est sono in presidio dal 3 settembre per chiedere la chiusura immediata del sito di stoccaggio che si trova in via Nuova delle Brecce, zona fra San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Barra e Gianturco. Ci sono circa 3000 tonnellate di immondizia stoccate a cielo aperto e senza nessuna precauzione.
Il percolato va a finire anche nel sottosuolo e nelle falde acquifere. I cittadini dichiarano di sentirsi male dalla sera fino alle prime ore del mattino. A causa delle esalazioni gli abitanti sono costretti a chiudersi in casa, i bambini si sentono male e gli anziani hanno spesso crisi respiratorie.
Ogni settimana viene fatta richiesta all’assessore all’ambiente affinchè il sito venga chiuso, ma come risposta viene chiesto ai cittadini qualche giorno in più per smaltire i rifiuti che ormai si sono accumulati da mesi. “Noi vogliamo la chiusura immediata. Non solo vogliamo che venga smaltito tutto quello che c’è di vecchio, noi vogliamo la chiusura immediata di questo sito perchè secondo noi è una cosa estremamente illegale.
Qui a 100 metri c’è anche una mensa che fornisce il cibo a tutti gli istituti di Napoli est. Praticamente i bambini che vanno nelle scuole di Napoli est mangiano il cibo fatto da una mensa che si trova a 100 metri da questa discarica” dichiara un cittadino in una diretta pubblicata su Facebook ieri sera, davanti ai cancelli della discarica.
Oggi alle 18:00 saranno presenti al Rione Baronessa numerosi cittadini, per fare un punto della situazione e per vedere quali misure intraprendere tutti insieme. “Noi siamo pronti al presidio fisso, h24. Monteremo le tende davanti ai cancelli dalla settimana prossima e non faremo sversare nemmeno un camion di rifiuti, ne umido, ne indifferenziata, lotteremo fino alla morte per questo nostro diritto”.
“Non c’è una normativa che va a favore di un sito del genere. Tutte le normative comunali, nazionali, europee, vanno contro quanto il sindaco ha autorizzato in questo posto perchè sta vicino alle abitazioni, non è munito di vasche di raccolta. E’ una situazione completamente illegale, l’Arpac non ha fatto nulla. Qui c’è il tasso più alto di tumori di Napoli“, dichiara un altro cittadino.
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