Scampia, chiude la Piscina con disabili e pallanuotisti: la petizione online


Un duro colpo per chi pratica sport e nuoto a Napoli. Il 21 ottobre è stata chiusa la Piscina Massimo Galante di Scampia. Il motivo? Il mancato pagamento, da 5 anni, di affitti arretrati al Comune di Napoli. Come sottolineato dall’assessore Ciro Borriello, era stata segnalata anche la mancanza di manutenzione e ristrutturazione dei servizi. Un contenzioso che va avanti da anni, a discapito dei cittadini.

Perché quella piscina è un importante luogo di aggregazione per tutto il quartiere. E non solo. Nelle sue vasche, fanno lezioni gratuite oltre 50 ragazzi disabili dell’associazione ‘Tutti a Scuola’. Nei giorni corsi, muniti di cuffie e accappatoi, hanno sfilato per le strade di Fuorigrotta facendo sentire la loro voce. E qualcosa si è mosso. Dal Comune infatti hanno fatto sapere che la Piscina Villa Nestore sarà a loro disposizione due giorni alla settimana. Non il sabato, però. Giornata fondamentale per chi lavorando può frequentare i corsi solo nel fine settimana.

Risolto il problema dei ragazzi con disabilità, resta quello per i cittadini del quartiere. La piscina infatti è chiusa. E così su internet è apparsa una petizione online lanciato da Carmine Esposito, gestore della Piscina Comunale. Sono oltre duemila le firme raccolte in poche ore. Questo il contenuto della petizione:

“Il 21 ottobre la Piscina Massimo Galante è stata sgomberata e chiusa, lasciando per strada numerosi lavoratori, oltre che togliendo uno spazio di socialità ai ragazzi di Scampia. Per oltre vent’anni questa struttura ha rappresentato un faro per le persone del quartiere: per i ragazzi che nello sport trovavano un punto di riferimento, per i tanti che crescevano con le attività sportive, per i meno fortunati che in questa piscina sempre hanno avuto uno spazio. Ma anche per quelli come noi che da lì sono partiti al mondo, per poi tornare in vasca come lavoratori e come sognatori.

Sposando uno spirito di squadra e di sacrificio, abbiamo deciso di unire le forze di istruttori, collaboratori, atleti, al fine di costituirci cooperativa e raccogliere il testimone per una futura riapertura della struttura. E a nome di questa squadra di cuori, e a nome di tutte le persone che ci hanno dato fiducia in questi anni, chiediamo al Sindaco Luigi de Magistris, di permetterci di continuare a credere in questa piscina e in quello che rappresenta. Chiediamo all’amministrazione comunale di permetterci di rientrare, di riprendere il lavoro e di unire gli sforzi per riqualificare la struttura garantendo uno spazio di sport e socialità all’interno di una periferia come Scampia.

Abbiamo scelto di restare qui e chiediamo solo fiducia nel nostro progetto di rinascita; per restituire a tanti altri bambini e bambine come noi, emozioni e sensazioni che ci hanno resi gli uomini e le donne che siamo oggi”.

Un appello condiviso anche dai giovani della Nantes Vomero Waterpolo che si allenano in quelle vasche. Lo scorso anno, i pallanuotisti hanno concluso la stagione con il passaggio in serie C (prima classificata nel girone promozione) e la partecipazione alle finali nazionali nel campionato under 17 B.

“Questo stop è una sfida che dobbiamo vincere come abbiamo vinto l’anno scorso…e non mi riferisco ai campionati, ma alla vittoria come gruppo di amici…
Non è quindi uno stop…..solo un pit stop !”


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