Non è di certo la prima volta che vi raccontiamo storie simili, di macchine fotografiche smarrite e poi ritrovate, di grossi gioielli andati perduti e poi restituiti al legittimo proprietario o addirittura di portafogli che vengono spediti a turisti che stanno per lasciare l’Italia. Napoli non è nuova, fortunatamente, a storie del genere e nonostante qualcuno continui a dire che cose come queste non fanno notizia, noi di Vesuviolive.it fatti di questi tipo continuiamo a raccontarli, per un motivo ben preciso: Napoli ha bisogno di essere ripulita da quella valanga di pregiudizi che le sono stati appiccicati addosso da secoli di oppressione e abusi e fino a quando un simile stato di cose non cambierà, noi continueremo a raccontare l‘onestà del nostro popolo.
Una di queste storie l’ha raccontata perfino un giornale di Brescia che ha raccolto la testimonianza della signora Rosa Boldini Poncarale, bresciana. Era stata a Napoli per qualche giorno e una volta ripartita per tornare a casa si era accorta di aver smarrito il portafogli. Smarrito, non rubato! Sicura di non ritrovarlo mai più (perché al Sud ciò che si smarrisce viene automaticamente “rubato”) si appresta a fare denuncia. Nell’arco di poche ore il portafogli le viene riconsegnato dalla polizia aeroportuale che, dopo una breve indagine e grazie all’aiuto del personale dello scalo, ha ritrovato l’oggetto ancora integro.
La signora Poncarale ha ovviamente ringraziato il personale di Capodichino, scusandosi per aver messo in dubbio l‘onestà dei Napoletani: «Giudizio sulla città troppo affrettato» dice «l’onesta, l’integrità morale e la gentilezza del popolo napoletano mi rimarranno nel cuore»