Fra tante polemiche e contrasti, i lavori sulla tangenziale di Napoli rischiano di creare altri disagi, andando avanti fino a marzo del prossimo anno. Ma, questa è ancora un’ipotesi, che potrebbe cambiare.
Attualmente, sul viadotto ad altezza Capodichino, non c’è ancora nessun lavoro in corso, solo verifiche e perlustrazioni. La questione dei lavori sulla tangenziale di Napoli non è una cosa di poco conto, infatti, ed è in corso un bando che verrà assegnato l’ultima decade di novembre. La scadenza fissata per il bando sul sito di Tangenziale scade il giorno 23 novembre. Gli interventi da apportare, come riferisce la relazione del ministero dei Trasporti, sono delicati e richiedono molto tempo: si parla di infiltrazioni di acqua e bulloni spaccati. Si prevedono anche il tempo di allestimento, poi, di disallestimento del cantiere e il periodo di validazione del lavoro eseguito. Senza imprevisti, i lavori finiranno nel mese di marzo del 2020.
Il Ministero ha chiesto, precedentemente, a Tangenziale, che che il pedaggio diventi gratuito. Il passaggio libero, infatti, crea meno effetti negativi sul traffico cittadino. Ma Tangenziale ha chiesto la cassa integrazione per 184 addetti, per tredici settimane. Un tempo troppo lungo e si è deciso di ridimensionare le 13 settimane a 10 giorni, la durata in cui il pedaggio sarà gratis. Altresì, attraverso un accordo firmato all’Unione Industriali, la cassa integrazione sarà fermata a mezzanotte del 5 novembre 2019 con l’abolizione del pedaggio gratuito.
A Napoli, stamani, nel palazzo del Consiglio Comunale, l’amministratore delegato di Tangenziale, Riccardo Rigacci sta dando risposte su tutti i dubbi delle attività in corso alla commissione trasporti presieduta da Nino Simeone. C’è, altresì, l’assessore alle infrastrutture e alla mobilità Mario Calabrese. Tangenziale fornirà anche un documento che spiega le cause della chiusura parziale alle auto e le misure che s’intendono adottare per minimizzare i danni agli automobilisti.