L’Hotel Eremo è un luogo dalla ben nota fama per chi vive alle pendici del Vesuvio. Si trova a un’altitudine di 400 metri nel territorio che appartiene al Comune di Ercolano, a ridosso dell’Osservatorio Vesuviano, protetto dal colle Umberto sui cui lati si riversano le colate di lava che fuoriescono durante le eruzioni del vulcano.
Luogo dalla ben nota fama, dicevamo. Si dice infatti che qui vengano svolti riti satanici, con tanto di croci rovesciate, simboli satanici e teste di animali mozzate. Pare che sia inoltre infestato da fantasmi, i quali si manifesterebbero attraverso voci che invitano i visitatori ad andare via. Quanta verità c’è in tali racconti? Per scoprirlo abbiamo fatto delle indagini e siamo andati a visitare di persona l’Hotel Eremo.
All’esterno dell’Hotel Eremo troviamo ancora il cancello di metallo con la scritta recante il nome dell’albergo. Oggi è chiuso, ma in passato consentiva di percorrere il viale, attualmente impraticabile, che porta all’ingresso principale sito al piano terra. Bisogna dunque intraprendere la strada sulla destra, che porta sul retro e consente di accedere al primo piano. Da lì è possibile sia scendere al piano terra che salire al secondo piano, ma le scale non sono sicure: manca il corrimano e, per ciò che si può osservare, potrebbero anche crollare da un momento all’altro.
Tra vetri rotti, macerie, materassi poggiati a terra e una porta miracolosamente in equilibrio sulle scale nessuna traccia di animali sacrificati o segni particolari che si possano ricondurre al satanismo, per lo meno a chi non conosce la materia in modo approfondito. Si notano soltanto un pentacolo rosso disegnato nella grande sala al primo piano e un murale che ritrae un diavolo (dalle foto è evidente che non si tratta dell’opera di un satanista). Alla statua di Gesù nel cortile d’ingresso sono stati colorati gli occhi di rosso. Opera più probabilmente di ragazzi in cerca di divertimento, seppur si tratti di una discutibile maniera di divertirsi.
Foto: © Francesco Pipitone