Video. Calci all’autobus e minacce ad autista Anm: “Una profonda vergogna”
Nov 04, 2019 - Martina Di Fraia
Calci a un autobus ANM. Questo mostra un video ormai diventato virale sui sociale e pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli. Il Consigliere ha denunciato e l’accaduto insieme a Gianni Simioli, conduttore del programma “La Radiazza” su Radio Marte.
“Il video che sta avendo particolare evidenza sui social che mostra due giovani napoletani intenti a litigare con il conducente di un autobus dell’Anm della linea 181 in via Giacomo Leopardi, prima che uno dei due sferri un calcio alla porta del mezzo, rappresenta una profonda vergogna, pienamente rappresentativa dell’inciviltà e della violenza dilaganti“. Questo il commento al video comparso sulla pagina Facebook di Borrelli.
È impressionante, in effetti, osservare come i due ragazzi si sentano padroni di provocare potenziali danni all’autobus e anche di minacciare pesantemente il conducente dell’autobus. Uno dei due chiede a gran voce un documento, non si capisce per quale ragione, e l’autista non esita a rispondere per le rime.
“Purtroppo casi del genere sono all’ordine del giorno“, commentano ancora Borrelli e Simioli. “Atti di intemperanza e teppismo si verificano oramai a cadenza quotidiana, specialmente tra i giovani“. I conducenti degli autobus, in altre parole, sembrano ormai essere totalmente alla mercè dei giovani teppisti del napoletano e delle loro sfuriate.
Basti pensare al caso dell’autista di un bus ANM preso a calci e pugni qualche mese fa, il tutto davanti agli occhi dei passeggeri. Il pronto intervento della polizia ha fatto sì che si evitasse il peggio, ma occorre intensificare la prevenzione di simili atti.
“Occorre che le forze dell’ordine diano un argine a questa ondata“, scrivono ancora Borrelli e Simioli. “Abbiamo inviato il video alla polizia in modo da poter procedere all’identificazione del protagonista di questa assurda vicenda. Riteniamo sia doveroso punire in maniera esemplare la sua maleducazione, oltre a fargli ripagare i danni cagionati all’autobus. Qualora si tratti di un minorenne l’azienda si rivalga sui genitori, corresponsabili delle carenze educative del figlio“.