Sciopero dei benzinai e distributori chiusi per ben 48 ore. È stata confermata infatti la protesta che scatterà alle ore 6:00 del 6 Novembre e continuerà fino alla stessa ora del giorno 8. “Di fronte al silenzio assordante del governo e all’indifferenza del Mise, le organizzazioni dei gestori non hanno potuto fare altro che ricorrere alla mobilitazione generale”, questo l’annuncio dei sindacati, contrari a una serie di provvedimenti che a loro dire danneggiano solo l’anello più debole della catena.
I gestori, infatti, guadagnano meno del 2% del prezzo pagato dagli automobilisti e ad un aumento del prezzo dei carburanti non corrisponde in alcun modo un aumento delle loro entrate. Faib, Fegica e Figisc se la prendono con il Ministero dello Sviluppo economico che “ha dimostrato la sua totale assenza sul terreno del confronto con i gestori, mostrando disinteresse e superficialità verso un settore che garantisce la mobilità dei cittadini, il servizio agli automobilisti, dalla grande viabilità sino alle aree interne del Paese”.
A beneficiare dei provvedimenti del governo sarebbe ancora una volta il sistema bancario: fatturazione elettronica, introduzione degli Isa, registratori di cassa telematici, introduzione di documenti di trasporto e registrazione giornaliera in formato elettronico da digitalizzare, però, a mano. Tutti oneri percepiti esagerati e gravanti sui lavoratori. Per questi motivi è stato percepito necessario procedere allo sciopero dei benzinai.