Allerta meteo e scuole chiuse se piove o tira vento. Protagonista assoluto di questi primi giorni di novembre è il maltempo. Bombe d’acqua e temporali hanno causato danni in tutta Italia. In Campania è stata prorogata l’allerta meteo fino alle 18 di domani. E il clima non dovrebbe cambiare per tutta la settimana.
A far discutere è la scelta del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, di chiudere le scuole con un’allerta meteo di colore giallo. Il terzo provvedimento adottato in meno di un mese. Numerose le lamentele dei cittadini che sono arrivate a Nino Simeone, presidente della Commissione Infrastrutture. Il consigliere comunale ha scritto una lettera indirizzata al primo cittadino partenopeo. Questo il suo contenuto:
“Continuano a pervenire alla scrivente Commissione lamentele da parte di cittadini per la chiusura delle scuole ad ogni allerta meteo, anche non gravissima (color giallo). Premessa la mia totale e completa condizione di queste lamentele, si chiede di conoscere i criteri che spingono l’Amministrazione a mettere in atto provvedimenti così drastici, come la sospensione delle lezioni, che vanno a impattare fortemente sulle dinamiche familiari dei nostri concittadini.
La sicurezza e la pubblica incolumità sono sicuramente da salvaguardare e vengono al primo posto na se esiste un pericolo conseguente a probabili fenomeni atmosferici avversi, non dovrebbe esistere solo per gli edifici scolastici e per gli alunni ma per tutti gli stabili e per tutti i concittadini”.
Simeone si domanda cosa spinga il sindaco a chiudere le scuole e avanza delle ipotesi.
“Non vorrei che queste continue chiusure, che penalizzano gli alunni e il l’orlo diritto all’istruzione, fossero la conseguenza di una mancata o approssimativa manutenzione delle strutture scolastiche, così come del verde pubblico. Visto che i cimiteri e i parchi con l’allerta meteo vengono interdetti all’accesso.
Sono fortemente preoccupato, siamo solo a novembre e già sono state tre le giornate di sospensione dell’attività didattica. Cosa accadrà nei prossimi mesi, in cui i fenomeni meteorologici avversi sono più frequenti?
Vorrei che ci fosse chiarezza nei confronti dei cittadini napoletani e che si dicesse loro, con la massima sincerità, quali sono le reali cause che spingono il sindaco a emettere continue ordinanze. Non è spiegabile che in Ragioni del Nord dove sono all’ordine del giorno temporali e bufere si va tranquillamente a scuola e da noi a ogni maltempo si resta invece a casa”.
Simeone in un video su Facebook rilancia la sua domanda al sindaco:
“Perché chiudere le scuole, ora viene Natale e poi la befana e sono altri giorni di festa. Non è solo il sindaco che decide ma perché con un po’ di vento si chiudono le scuole? A Trento con la Bora cosa dovrebbe fare? Se tu chiudi le scuole, i parchi e i cimiteri perché l’aeroporto resta aperto?”.