Dopo le tante denunce per il degrado e l’abbandono sono partiti i lavori per quanto concerne la messa in funzione e la manutenzione delle fontane storiche e monumentali di Napoli.
Usate come pattumiere e talvolta come piscine, le fontane di Napoli, considerate straordinario patrimonio storico, artistico e culturale della città, vengono quotidianamente colpite da atti vandalici. Si spera dunque che al più presto tornino ad essere valorizzate come meritano.
Dopo un periodo di fermo, protrattosi per diversi mesi di attesa la necessità di definire in materia tutte le partite pregresse fra Comune ed ABC, condivisi, mediante analitici sopralluoghi partiti nel mese di settembre, gli interventi, il valore economico di ognuno oggetto – peraltro – di contraddittorio finalizzato a condividere tutti i preventivi ed i tempi, è iniziato l’intervento vero e proprio da parte di ABC.
Sono 14 le fontane interessate per un importo complessivo di oltre 500 mila euro. Nel prezzo è compresa la fornitura di un anno di manutenzione a partire dal termine dei lavori su ciascuna fontana. A partire da gennaio 2020 saranno predisposti gli atti che, in ossequio alla legge “Madia”, porteranno all’affidamento pluriennale definitivo ad ABC o ad altro soggetto.
Il primo intervento, fra quelli giudicati urgentissimi, riguarda la fontana del Carciofo. Alla fontana dovranno essere sostituite tutte e quattro le complesse pompe chiamate a garantire il regolare flusso dell’acqua.
La Fontana del Carciofo è una delle fontane più recenti. Fu fatta costruire nel 1955 e inaugurata il 29 aprile dell’anno seguente dall’allora sindaco di Napoli Achille Lauro. Si trattò, però, di un ripiego. Nei progetti preliminari del Comune, in piazza Trieste e Trento doveva essere trasferita la Fontana di Monteoliveto. Ma quando il Consiglio Superiore delle Belle Arti bocciò l’ipotesi, il sindaco Lauro affidò l’incarico di realizzare ex novo una fontana agli ingegneri Carlo Comite, Mario Massari e Fedele Federico.