Omicidio dello zainetto di San Giovanni a Teduccio: arrestato l’ultimo uomo coinvolto
Dic 04, 2019 - Martina Di Fraia
La vicenda dell’omicidio dello zainetto sembra volgere al termine. Dall’inizio delle indagini, i carabinieri hanno arrestato in tutto nove persone. Adesso anche l’ultimo uomo coinvolto è stato fermato. Originario di San Giorgio a Cremano, l’uomo è stato arrestato ieri dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli.
L’uomo era sfuggito al recente blitz dei carabinieri che ha visto finire in carcere due indagati. L’arresto, eseguito in forza di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA Partenopea, chiude definitivamente il cerchio investigativo sull’omicidio di Luigi Mignano.
Il fatto di cronaca, avvenuto a San Giovanni a Teduccio in pieno giorno, aveva sconvolto la comunità. Luigi Mignano, che aveva 57 anni, è stato ucciso il 9 aprile 2019 in via Ravello, proprio davanti all’istituto “Vittorino da Feltre”. L’uomo si trovava in macchina e stava accompagnando il nipotino a scuola, insieme al figlio, quando uno scooter con due sicari si è avvicinato a loro e ha aperto il fuoco.
Il nonno del piccolo ha perso la vita nell’agguato, mentre il figlio, Pasquale Mignano, è rimasto ferito. Le indagini dei carabinieri hanno subito portato alla luce importanti particolari. Il 4 maggio scorso le investigazioni hanno portato al fermo di 7 affiliati al Clan D’Amico, costola del gruppo camorristico Mazzarella.
Le indagini, coordinate dalla DDA e dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, sono proseguite ininterrottamente. Il 24 novembre, i carabinieri hanno dato atto a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di altre due persone. Gli arrestati sono ritenuti a vario titolo responsabili di omicidio, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, incendio, ricettazione, aggravate dalle finalità mafiose.
Adesso, invece, i carabinieri sono riusciti a fermare anche l’ultimo uomo coinvolto nell’omicidio dello zainetto Il 36enne, così come i suoi complici, è stato tradotto al carcere di Secondigliano, e dovrà rispondere delle stesse accuse degli altri indagati. Attendiamo ulteriori sviluppi della vicenda.