In questi giorni si sta tenendo a Napoli un’importante conferenza europea dedicata all’ambiente. Si chiama Cop 21 e coinvolge delegati provenienti da tutti i 21 Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo (compresi Nord Africa e Medio Oriente) più l’Unione Europea. Tutti uniti per delineare una strategia comune sulla tutela dell’ambiente marino compatibile con lo sviluppo della Blue Economy.
Queste le parole del ministro dell’ambiente Sergio Costa dopo il terzo giorno di incontri:
“I lavori alla Cop21 a Napoli sulla Convenzione di Barcellona per la salvaguardia e la tutela del mar Mediterraneo sono appena ricominciati. Si sta lavorando da giorni fino a notte per ottenere il massimo risultato possibile. Chi dice che sono solo parole sbaglia: sono parole che portano fatti. E questi fatti sono molto, molto importanti per il Mediterraneo e per tutti noi, che siamo suoi figli.
“Meno inquinamento in mare, più protezione degli animali, una pesca sostenibile, meno emissioni nei nostri porti… tutti i Paesi che affacciano sul Mediterraneo sono presenti a Napoli e stanno lavorando, ora dopo ora, per definire una road map di azioni. Dobbiamo essere coscienti e consapevoli che il nostro impegno comune avrà un’influenza sul futuro della biodiversità nel nostro mare e quindi sul futuro di tutti noi. L’Italia deve fare la sua parte, ma sarebbe poco influente se non si agisse tutti insieme con gli altri 20 Paesi. C’è un dialogo molto positivo e stiamo tutti insieme scrivendo fuori la migliore “carta di Napoli” possibile. Nel pomeriggio avremo già i primi risultati di questo lavoro. E sono sicuro che saranno storici”.
Domani verrà sottoscritta la ‘Carta di Napoli’, la nuova disciplina sulla tutela della biodiversità, delle aree marine protette nazionali e transnazionali, e principalmente sulle linee guida anti inquinamento.
L’appuntamento ha visto in questi giorni per Cop21 le delegazioni di 20 Stati del Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Libia, Malta, Monaco, Montenegro, Marocco, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia) e dell’Unione Europea discutere nelle sale del Castel dell’Ovo.
A manifestare a favore dell’ambiente, lunedì c’erano stati alcuni attivisti di ‘Fridays for Future Napoli‘ malmenati e caricati dalle forze dell’ordine. Oggi invece sono scesi in strada alcuni rappresentanti di Marevivo. Insieme a Fondazione Univerde hanno organizzato un flash mob indossando le maschere di un noto protagonista di un film horror: scream. Un’immagine forte per descrivere come il mare stia urlando aiuto contro la plastica gettata dagli esseri umani.
Un importante successo che vedrà il nome di Napoli associato a quello di una carta europea. Questo il tweet del portavoce del Movimento 5 stelle eletta al Senato e Capogruppo in Commissione Ambiente, Patty L’Abbate: