VIDEO. “Don Gennà” Gattuso: la parodia della canzone di De Andrè diventa virale


“Solo un miracolo” può far vincere lo scudetto al Napoli quest’anno. Diciassette, numero scaramantico per eccellenza, è la distanza che separa la squadra azzurra dall’Inter capolista. E chi più di San Gennaro può fare la grazia ai tifosi del Napoli. Un misto di sacro e profano, questa è la città partenopea.

SACRO – E San Gennaro, santo protettore di Napoli, è spesso invocato da tanti. C’è chi chiede di trovare un lavoro, chi l’amore o chi semplicemente di far guarire una persona malata. E persino i tifosi si rivolgono a lui chiedendo un ‘miracolo’ sportivo. Un sogno che ormai manca da quasi vent’anni. Curioso quindi che Gattuso, il nuovo allenatore azzurro, si chiami proprio Gennaro.

In 93 anni di storia del Calcio Napoli, è appena il secondo allenatore che porta il nome del santo protettore della città. Soltanto Gennaro Rambone, allenatore con Bruno Pesaola della stagione 1982-1983, si chiamava così. Circa 80 gli allenatori che si sono seduti sulla panchina azzurra e solo due Gennaro. Giovanni e Bruno invece i nomi più gettonati.

Una curiosità che non è passata inosservata. Interpellato in conferenza stampa sul suo nome identico a quello del santo, l’allenatore ci ha riso sù dichiarando:

Quale miracolo farò? L’obiettivo è tornare in Champions League, recuperare i punti in ritardo e arrivare tra le prime quattro. Non scherziamo, mi chiamo Gennaro ma è un’offesa al vostro santo”.

PROFANO – E sul web spopola la parodia realizzata dallo showman Massimo Carrizzano e diffusa dallo stesso artista su Facebook. Una versione partenopea di una celebre canzone, Don Raffaè di De Andrè che diventa per l’occasione ‘Don Gennà’.

Queste alcune parole del testo ‘rivisitato’ in chiave partenopea.

Io mi chiamo Gennaro Gattuso e Aurelio deluso ha chiamato me. Io mi chiamo Gattuso Gennaro e adesso Giochiamo col 4-3-3. Ed al primo erroraccio, piglio a Insigne e lo faccio uno straccio. Sono umile e sono normale ma chi gioca male s’a vede cu mme!

Ho saputo degli ammutinati. E chi sta sfasteriato. E chi gioca per sé. Mo togliamo tutt’ e fetenzie. Chi tiene un problema parlasse cu’mme. Chi non corre con me si fa male anche l’anima deve sputare il consiglio che ho dato ad Aurè. Se devi parlare Conta fino a 3″.


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